Sì, c’è ancora lui, quello che la gran parte di voi, ma pure io, non aveva mai sentito neppure nominare. Ma ora giusto un paio di cose in più sappiamo su tatsoi e dintorni. E considerato che quando scopro o compro qualcosa di assolutamente nuovo poi tendo ad accanirmi sul soggetto, scarpe o verdura che sia, ci ho riprovato. Tirando fuori dalla cucina due interpretazioni. La prima si avvale della zucca migliore mai assaggiata dalla sottoscritta e famiglia, la hokkaido, la seconda di un aggeggio di cui più volte la pupa ha chiesto notizia e possibilità di vederlo all’opera, la wok. 
Signori e signori, ecco la zucca che gira, girella attorno al tatsoi verde spinacio ma dal sapore cavolesco e la mia amica wok, che conta anni e anni di onorato servizio. 

Cominciamo dalla zucca hokkaido. Per me è stata la scoperta più interessante dell’autunno. Proviene anche questa dal cesto di agricoltura locale (benedetto cesto!) e ha un sapore dolce con note di castagna. La prima volta l’ho cucinata al vapore e poi ho frullato tutto, allungato con poca acqua e …. servito! Perché l’hokkaido ha una scorza esterna molto sottile, perfetta per finire anche quella nella vellutata, e un sapore che se volete apprezzarla semplice, semplice, non ha bisogno di alcuna aggiunta. di erbe, sale o formaggio. Quindi perfetta per i pupi inizio svezzamento:-).

E’ stato naturale sancire il matrimonio col tatsoi, dal sapore molto meno facile e più amarognolo. Dato però che il Cucchiaino è il Cucchiaino, veniva troppo banale mischiare tutto e abbiamo preferito dividere e incorniciare: il tatsoi in mezzo e la zucca a ballare intorno. Formato bebè 8-9 mesi.
 

Che cosa vi serve?

1 fetta di zucca hokkaido (o zucca di altro tipo se non vi riesce di scovarne)

50 gr di tatsoi (o bietole, se proprio di tatsoi nemmeno l’ombra)

1 patata piccola

1 cucchiaino di parmigiano

1 cucchiaino di olio extravergine

 

Come lo fate?

Uhm, mette tutto a cuocere a vapore, cominciando con patata e zucca e aggiungendo negli ultimi cinque minuti il tatsoi.

Frullate la patata e il tatsoi con qualche cucchiaiata di acqua di cottura. Aggiungete un cucchiaino di olio. Intanto frullate la zucca con un cucchiaio o due di acqua di cottura, potete semplicemente metterla ai latti del piatto facendo un cerchio o aiutarvi con una sac à poche. In centro mettete il passato di tatsoi, spolverate di parmigiano e servite.

 

La seconda variazione è nata dall’ispirazione d’origine del tatsoi (bè area asiatica) e dalla wok che con la pupa ho forse usato appena una volta o due. E siccome Alice aveva additato e chiesto di quella pentola, grande, nera e dal peso considerevole, ho pensato che la wok col tatsoi ci andava perfetta. E’ bastato aggiungere patata dolce a pezzetti, patata (di quelle normalissime), un paio di spicchi di mela e dei bocconi di filetto di pollo, da far saltare nella wok giusto una decina di minuti. Formato? 18-24 mesi, usate con moderazione la salsa di soia, ricca di sale.

Con questo naturalmente si chiude la saga del tatsoi, quell’emerito sconosciuto in cui sono inciampata in un orticello appassionandomi alla causa. 

Che cosa vi serve?

40 gr di petto di pollo
30 gr di tatsoi
1/2 patata dolce
1 patata piccola

1 spicchio di mela
qualche fettina di porro
1 cucchiaino di olio extravergine
1 cucchiaino di salsa di soia
1 foglia di alloro

 

Come lo fai?

Prendete la wok o semplicemente una casseruola dal fondo spesso, ungete con l’olio e fate saltare le patate e la mela a pezzetti piccoli, le fettine di porro e i bocconcini di pollo. Profumate con la foglia di alloro. Girate (ed eventualmente bagnate con poco brodo). Fate cuocere fino a quando le patate si ammorbidiscono e unite anche il tatsoi. Mescolate per qualche minuto, insaporite con un cucchiaino di salsa di soia, mescolate di nuovo e servite.