pasta aprile

Non so bene dove si sia cacciata la primavera, probabilmente ha deciso di farsi un giro da qualche altra parte. O forse è proprio primavera in quell’essere sospesi su un’altalena di grigio e azzurro, una mezza stagione che si vorrebbe sempre più simile all’estate. Sul banco “verdurifero” però non ci sono dubbi, tanto che nell’ultimo giro al mercato ho fatto incetta di bacelli  per un piatto di strozzapreti “risottati” con fave, piselli, asparagi selvatici e … fiori.

E’ impossibile per la sottoscritta resistere a primavera ai bacelli freschi tanto più che qui da noi vige il rito della sgranatura. Perché adoro il gusto di piselli e fave freschi (e questi strozzapreti primavera erano veramente notevoli tanto più che ho scelto di risottarli) ma non altrettanto la sgranatura a meno che non ci si faccia dare una mano da aiutanti valorosi. Negli anni ne ho collezionati ben tre.

L’ultimo certo, poco meno di un metro, assomiglia più a un tornado unno che a un piccolo chef. Ovvio, lui ce la mette tutta. Prendiamo fave e piselli: si è issato sulla sedia e ha cominciato a servirsi di mani, denti e bocca per la sgranatura (devo dire stile unico, mai visto con le pupe). E una volta riuscito nell’impresa, non si accontentato di riempire scodelle e tuffare mani ma ha cominciato a bersagliare la cucina di destri e sinistri senza racchetta.

Fava, pisello e ancora fava. Ed è stato lì che mi sono chiesta se dopotutto sia valsa la pena avere un aiutante:-).

pasta aprile bacelli edo

L’orticello sul mio terrazzo non ha invece alcun dubbio sulla primavera: pomodori, fragole, insalatina sono un chiaro invito a farsi da parte all’inverno, mentre l’angolo “erbe aromatiche” è un trionfo di verde e fiori. Sì, fiori color violetto  di erba cipollina, da far invidia a rose e tulipani.

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Impossibile resistere a infilarli in cucina, dopotutto col loro vago sentore di cipolla e aglio ben si sposano qui e là. Ieri, ad esempio, hanno decorato dei bicchierini fingerfood molto veloci, con asparagi bianchi a nastro, fragole a dadini e la loro citronette, mandorle e pane croccante.

Oggi sono finiti anche negli strozzapreti. Tagliuzzati qui e là prima di servire il piatto.

“Risottare” la pasta è ormai diventata quasi un’abitudine che esercito con piacere: spesso la preparo con risoni o ditalini mantecando alla fine con del formaggio fresco: è veloce e pratico, ai bambini piace molto.

Avevo dei dubbi sugli strozzapreti, un formato molto più grosso e consistente, in realtà il brodo di cottura di fave e piselli ha compiuto il suo miracolo consegnando un piatto verde primavera, con tanti legumi,

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La ricetta. Per 4-5.

Ingredienti

  • 300 g di strozzapreti freschi
  • 1 kg di bacelli di piselli (circa 200 g di piselli)
  • una decina di asparagi selvatici
  • 800 g di bacelli di fave (per avere circa 100-150 g di fave)
  • cipollotto
  • mandorle in granella
  • parmigiano Reggiano a scaglie
  • sale
  • olio extravergine d’oliva
  • scorza di limone
  • erbe aromatiche (per me timo ed erba cipollina in fiori)

 

Come si fa

Prima fase. Sgranatura di piselli e fave: premi leggermente lungo il macello con pollice e indice e apri delicatamente. Ricordati che una volta sgranati puoi anche scegliere di fare scorta: basta congelarli. Una volta sgranati e lavati, cucina i piselli e le fave: io ho deciso di bollirli per poter poi utilizzare il brodo per la cottura della pasta. Possono però anche essere cotti al vapore (circa 10-15 minuti). Per la bollitura non li ho portati del tutto a cottura per poter poi termine mentre risottavo la pasta.  Recupera i legumi, elimina la pellicina esterna delle fave.
Sciacqua gli asparagi, elimina la parte più dura (che ho buttato nell’acqua di cottura dei legumi) e tagliali in due o tre pezzi (quelli selvatici sono molto fini potresti addirittura tenerli interi)

Fai appassire qualche fettina di cipollotto con due cucchiai di olio EVO, aggiungi gli asparagi. Mescola e lascia cuocere con qualche cucchiaio di brodo di cottura per qualche minuto. Unisci quindi la pasta, bagnala con il brodo vegetale e aggiungi anche i legumi. Continua a mescolare e aggiungere brodo all’occorrenza. Aggiusta di sale.

Profuma a fine cottura con poca scorza di limone e qualche fogliolina di timo, decora il piatto con della granella di mandorle, scaglie di Parmigiano e i fiori (se disponibili) di erba cipollina. Buona primavera nel piatto!