Iniziamo dalle comunicazioni di servizio. Pare, come mi ha fatto notare qualcuno, che "Una ricetta per il libro del Cucchiaino" abbia una scadenza troppo a ridosso della Befana. Della serie le feste non hanno giovato alla raccolta e considerato che la sottoscritta chiuderà la cucina per qualche giorno (ma la riaprirà sull’isola), beh  la scadenza è prorogata di una settimana (14 gennaio)

E nel frattempo riepilogo. 

Che tipo di ricetta posso mandare?

Niente di alta cucina, il segreto è di essere proprio semplici. Scegli un piatto che al tuo pupo piace particolarmente, lo ha coinvolto e magari ha salvato parecchie volte pranzo e cena.
La maggior parte delle amiche alle quali ho detto "perché non ci provate?", hanno replicato "ma che sei pazza, mandare una ricetta per un libro e che ti mando?". Ebbene non funziona così:-). Semplici, ingredienti semplici, preparazione semplice: importante è quello che ci sta attorno (voi, i vostri ricordi e il vostro pupo). 

Dove spedirla?

Mandami ingredienti, procedimento, nome e segnalazione se vuoi dei mesi o anni:-), a info@ilcucchiainodialice.it

Dopo l’interruzione ecco la ricetta di oggi.

Nonostante a casa nostra non si siano susseguite troppe cene e pranzi e tè pomeridiani, e il massimo dei botti siano state due "pizzipizzi" (voi come li chiamate, a proposito quei bastoncini che si accendono con effetto stelline?) accesi davanti al camino, il risultato è che comunque io ho il terribile desiderio di stare leggera, leggera. E poi c’è il tempo grigio e freddo, e questo già per me si traduce in un’equazione naturale: passati, brodi e vellutate. 

Come quella di oggi, rigorosamente a base di verdure bianche e sedano rapa. 

Il tutto è nato con la pupa che con me contemplava la palla (di sedano) bitorzoluta in cucina. Fascino del soggetto? Pari a meno zero. 

Poi è arrivato un nano (si fa per dire) cercatore di sedano rapa (tipo cane da tartufo, ma molto più loquace) e con la fissa di andare alla ricerca di palle bitorzolute. Ha trovato nel paese lontano, lontano il suo personale "santo graal" grazie ad un contadino con la fissa della rotazione stagionale delle verdure: da parte sua si è impegnato a fare previsioni sul raccolto (perché il nano è magggicooo) e  in cambio ne ha avuto una cassetta di sedano rapa, un anno sì e uno no.
La ricetta preferita del nano? Passato di sedano rapa con scaglie di sedano rapa, proprio come fosse tartufo:-).


La storia è durata giusto il tempo di tagliare le verdure e mettere sul fuoco. 

La vellutata si è appropriata di tutto il bianco possibile a disposizione in casa (e commestibile), ne è uscita una ricetta formato 9 mesi con variazione per mamma&papà grazie ad alcune mele secche reduci delle gite in montagna estive. (per un bebè dividete per quattro le quantità).

 

Ingredienti (per tre)

300 gr di sedano rapa
mezzo porro

1/2 mela
1 patata piccola
1 cucchiaio di olio extravergine

finocchietto selvatico
1 cucchiaino di parmigiano

(per mamma&papà: sale, cubetti di pane bianco, poco burro, fettine di mele essiccate)

Procedimento

Pulite il sedano rapa. Tagliatelo a pezzi e pelatelo. Pelate la patata e la mela. Tagliate il porro a fettine sottili e date una sciacquata anche a quelle. 
In una pentola mettete il cucchiaio di olio e aggiungete tutte le verdure a pezzi, mescolate sul fuoco e aggiungete dell’acqua tiepida (circa un litro). Fate cuocere fino a quando le verdure divengono morbide. Frullate tutto, tenendo un pezzetto di sedano rapa e profumate con del finocchietto selvatico.

Nel frattempo in una padella saltate i cubetti di pane e le fettine di mele con poco burro. 

Togliete la porzione del pupo, grattuggiate sopra a scaglie il pezzetto di sedano rapa lasciato da parte, salate il resto della vellutata e servite per mamma&papà con i cubetti di pane e le mele).