Ha l’oro in tasca, il rosso nelle mani e il giallo tiepido nella luce, perché l’autunno è una seconda primavera. Una primavera più tiepida, più saggia, meno sfacciata per via di quel sonno invernale alle porte. Eppure immergersi nell’esplosione di colori spazza via qualsiasi tentazione di tristezza.
Anche la cucina si veste di nuovo e mai, come in questa stagione, riempire il piatto diventa un gesto d’amore e di conforto, per se stessi e gli altri. Oggi poi è il 31, la notte di Halloween si avvicina: “zuppa o dolcetto?” cantano in cucina.

Scrivo veloce, i bambini stanno per tornare dalla passeggiata nei boschi vicini. A raccogliere foglie e rugiada.

C’è la zucca che occhieggia dal tavolo della terrazza: intagliata da Lui a regola d’arte per essere accesa stasera come comanda la tradizione, tenendo lontani gli spiriti o semplicemente per rischiarare la notte. Non ho mai amato particolarmente Halloween, ma i bambini mi hanno fatto cambiare idea.
Ci sono i buffi costumi di streghe e maghi per casa. Il dolce a base di cioccolato e cachi col bianco fantasmino che dopotutto non fa così paura, cucchiaino dopo cucchiaino.

E la zuppa che pare uscita da una di quelle fiabe dove c’è un mantello rosso e il bosco colmo di promesse arancioni, scarlatte e oro. Gli alberi si svestono lentamente mentre puntiamo gli occhi in alto, ammaliati da questa nuova luce: non sa di partenza o nostalgia questo autunno, ma mette voglia di sussurri, pace e fuochi accesi.

E visto così anche Halloween pare quasi una celebrazione di queste giornate piene di grazia.
Ieri, ad esempio, tornato Lui da un weekend di lavoro abbiamo gironzolato nei boschi del Chignolo, un’oasi di fiabe e foglie vicino a casa.
Siamo partiti con lo gnomo di Bard alla ricerca del labirinto come cavalieri coraggiosi e abbiamo trovato le rose, canine, a consacrare l’autunno nuova stagione regina del cuore.

E lo gnomo, creatura fatata, ha dimostrato tutta la sua saggezza in un viaggio di scoperta e ricerca tra il bosco e le stagioni: “Ed egli imparò a tenere presso di sé i suoi errori e i suoi rammarichi senza consentire loro di schiantargli il cuore”. Avere questo regalo dall’autunno sarebbe cosa veramente preziosa… chissà mai che possa fare magie questa luce che riscalda direttamente il cuore, in maniera inaspettata.

Il dolce. Qui da noi amiamo i cachi: c’è Alice per la quale il suo compleanno arriva quando giungono sulla tavola i cachi. C’è Lea che da settembre chiedeva dell’autunno perché per lei coincide con quei frutti morbidi e succosi che risplendono di dolcezza arancione.

E’ stato naturale pensare di declinare i cachi in uno dei dolci che i bambini amano molto: la tarte lamponi e cioccolato. Tolti i lamponi ho messo una mousse di cachi aromatizzata alla vaniglia.

La vellutata. E’ da un po’ di tempo che volevo cimentarmi in una passata a base di nocciole. Inizialmente pensavo di unirla alla zucca o ai funghi, poi è arrivato a casa un carico di mele che Lea ha portato dalla gita con l’asilo al meleto. Quindi nella vellutata alle nocciole sono finite le mele, i porri e le patate. E naturalmente tante nocciole leggermente tostate.

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Ho preparato la vellutata con un’aiutante speciale che si aggirava attorno al set fotografico, il risultato? Alice ha finito per fare merenda alle 17 non con tè e biscotti ma con zuppa e pane croccante. Sarà l’autunno e tutto quel bisogno di comfort food?:-)

Le ricette.

La zuppa alle nocciole, porri e mela

Ingredienti

  • 200 g di nocciole
  • 3 mele tipo Golden
  • 1 porro
  • 2 patate
  • olio extravergine d’oliva
  • timo
  • rosmarino
  • sale
  • 3 cucchiai di panna fresca
  • brodo vegetale
  • olio di arachidi per friggere
  • farina di riso

Come si fa

Lavate il porro, affettatelo, sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti, fate lo stesso con un paio di mele, tenendo la terza da parte. Tostate leggermente le nocciole. Lasciate appassire il porro a fettine con un cucchiaio di olio, aggiungete le mele e le patate a pezzi, quindi due terzi delle nocciole. Mescolate, unite qualche fogliolina di timo e un rametto di rosmarino (che poi toglierete), coprite con il brodo vegetale e portate a cottura. Aggiustate di sale e frullate per bene fino ad ottenere una consistenza uniforme senza grumi (eventualmente potete passare il passato).
Rimettete sul fuoco, aggiungendo un paio di cucchiai di panna fresca.
Ricavate dalla mela rimasta, senza sbucciarla, degli spaghetti, asciugateli delicatamente con della carta assorbente, passateli leggermente nella farina di riso, quindi friggeteli in olio caldo.
Servite la vellutata con una manciata di nocciole tostate e frantumate e gli spaghetti di mela fritti.

Tarte cioccolato e cachi

Ingredienti (per una crostata di circa 24-26 di diametro)
Per la pasta frolla

  • 100 g di farina di farro
  • 100 g di farina 00
  • 50 g di fecola di patate
  • 70 g di cacao amaro
  • 1 cucchiaino di estratto di mandorla
  • 120 g di burro
  • 90 g di zucchero a velo
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 uovo e 1 tuorloPer la ganache
  • 200 g di cioccolato fondente
  • 200 ml di panna fresca
  • 1 cucchiaino di glucosio

Per la mousse di cachi
2-3 cachi
vaniglia
5 mg di agar agar (per la scritta)

Come si fa
Lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungete quindi le uova amalgamandole al composto. Unite anche l’estratto di mandorla, quindi le farine e il cacao, la vaniglia e il pizzico di sale. Lavorate l’impasto fino a ottenere una palla morbida e compatta. Fate riposare in frigo per un’oretta circa.
Riprendete l’impasto, stendetelo a un’altezza di circa 1 cm e rivestite uno stampo da parte o con anello. Potete utilizzare parte dell’impasto per ricavare con uno stampino delle forme terrificanti in stile Halloween.
Ricoprite la sfoglia con carta da forno e quindi con legumi o altro per la cottura in bianco, cuocete in forno a 180° per 25 minuti circa. Fate raffreddare la torta.
La ganache. Riscaldate la panna, una volta portata ad ebollizione spegnete il fuoco e aggiungete il glucosio e il cioccolato a pezzi, mescolando velocemente con una frusta per incorporarlo.
Frullate la polpa di cachi con un cucchiaino scarso di vaniglia in polvere, lasciatene da parte circa 100 ml.
Versate la mousse di cachi sul fondo della torta, livellando il tutto. Quindi versate la ganache di cioccolato per une mezz’oretta, poi posizionate il biscotto fantasmino. Lasciate raffreddare per un paio d’ore la copertura.
Riscaldate la mousse rimasta di cachi con l’agar agar, spegnete e lasciate riposare per una decina di minuti. Inserite la mousse in una siringa e decorate la superficie della torta come preferite.