vellutata e chips di cavolo riccio

La mia può essere la scoperta del cavolo. Tutti lo usano, tutti lo vogliono e  io finora l’avevo quasi ignorato. Poi una decina di giorni fa mi sono imbattutata in una serie di nuovi cavoli: il rapone delle Murgie (prometto ricetta) e il cavolo riccio. E si sa per me ciò che è riccio è quasi di famiglia. Impossibile farne a meno.

Il cavolo riccio o “kale” come lo chiamano a New York (dove pare faccia concorrenza a bagel e hot dog) è un vero e proprio elisir di proprietà nutritive tanto da entusiasmare chef e non ed essere pure lui diventato un caso di “Cinquanta sfumature…” (di cavolo e ricette ovviamente).  Da noi è poco consumato se si eccentua il cugino (nero) per la ribollita toscana.

In attesa che Oltreoceano istituiscano anche il Kale Day (fantastici ‘sti americani) io tifo per il riccio: il suo aspetto è veramente grazioso, certo un po’ grinzoso ma la forma ripaga il tatto.

Ho cominciato a cucinarlo in diversi modi: semplicemente lavato e mondato della parte più dura del gambo e saltato con aglio, olio e scorza di limone in padella, aggiunto con le foglie più tenere tagliuzzate in insalata, croccante come fossero tante chips in forno o utilizzato come ripieno insieme a pomodorini per cestini di pasta fillo chiusi con le uova sode (che mi sono avanzate da Pasqua:-)).

La ricetta delle chips è liberamente ispirata a quel genio di Jamie Oliver: io ho unito una spolverata di gomasio, granella di mandorle e una spruzzatina di olio extravergine. Niente di più: il resto lo ha fatto il forno.

L’effetto è veramente cric croc: basta riempire tanti piccoli coni di carta colorata e voilà l’aperitivo è servito.

Ho deciso di utilizzare le chips di cavolo per accompagnare una sorta di biancomangiare salato: la base tante patate (della varietà a buccia rossa), scalogno, panna, yogurt, sale rosa con fiori eduli. E il timo limonato, quello appena arrivato sul mio terrazzo..

Semplice, veloce, green e chic, con tutto quel riccio:-)

Ingredienti (per 4)

500 g di patate

1 scalogno

olio extravergine d’oliva

brodo vegetale (circa 1,5 l)

4 cucchiai di panna fresca

2 cucchiai di yogurt naturale

timo limonato

sale

fiori eduli

300 g di cavolo riccio

gomasio

scorza di limone

granella di mandorle

 

Procedimento

Pelate le patate, sciacquate e tagliate a tocchetti. Fate appassire lo scalogno affettato finemente con un cucchiaio di olio, aggiungete le patate e un paio di rametti di timo (che poi eliminerete). Mescolate e sfumate con il brodo vegetale, aggiungete il resto, coprite e portate a cottura le patate. Quando sono pronte frullate tutto per bene, unendo la panna e lo yogurt, aggiustate di sale.

Intanto lavate per bene il cavolo riccio: eliminate la parte più dura dei gambi finali e asciugate con un panno le foglie (o nella centrifuga per insalata).

Prendete una pirofila abbastanza ampia, rivestita di carta da forno e sistemate le foglie di cavolo riccio: condite con una generosa manciata di gomasio (o sale più sesamo), una spruzzata di olio e spoverate con la granella di mandorle.

Cuocete in forno a 180° per 10-15 minuti: le foglie di cavolo dovranno diventare croccanti.

Servite la vellutata con le chips di cavolo e una leggera spolverata di sale ai fiori eduli.