Bianco, rosso Charlotte. E sono 3!

Non credo ci sia stato un anno intenso come quest’ultimo. Il libro, l’arrivo di Miss Lea e una nuova casa fra qualche mese. Ci sono stati momenti di sconforto, fatica e folle entusiasmo. Perché io fondamentalmente sono così. Sempre un po’ sospesa fra cielo e terra, capace di pensare a un nuovo progetto quando si sta per chiuderne uno. E il blog è ormai diventato un angolo speciale, confortante, anche quando, come in questi ultimi mesi, il tempo scivola fra le mie dita e non è semplice afferrare e ricordare. Tanto che oggi gli anni sono tre… (sospiro) wowww!

Il blog è stata una delle scommesse meglio riuscite nella mia vita (oltre Lui:-)), e anche ora, pur faticando a tenere il ritmo nel cucinare, scrivere e raccontare, la sensazione è che faccia ormai parte di me, di noi e da buon amico vada comunque coccolato. Mi ha dato molto in termini di ricordi, entusiasmo e possibilità di ritrovarmi, mi ha permesso di mettere insieme parole e immagini che non pensavo nemmeno ci fossero. 

E ormai è impossibile farne a meno. Un po’ come quel vecchio diario che tenevo da bambina: le pagine qui però non ingialliscono, non ci sono chiavi a chiudere perché none siste solo un mio. 

Il blog, per la sottoscritta, è diventato la prova chiara e certa che a volte i sogni si realizzano, tanto più quando pensavi la strada si fosse interrotta. 

Ora sono qui a scrivere, c’è Lea che gioca sul tappeto, vicino un nuovo amico, il pupo Leonardo (grazie Miss Cia!) e mentre la guardo, penso a quanto ci sia ancora da raccontare e fare. Con lei, con Alice. Anno dopo anno. 

Un pezzo dopo l’altro che avvicina e congiunge, tiene dietro quello che ero e quello che continuo a essere pur crescendo. 

E il Cucchiaino qui a testimoniare e confortarmi. 

Grazie a voi di esserci, grazie a Miss Cia per le sue splendide immagini, grazie a Edo che riesce a metterci insieme che sia in rete o nelle pagine di un libro!

 

Piesse: la Charlotte di oggi, con quei biscotti morbidi e leggeri,  il bianco e il rosso, mi pare il simbolo migliore per condividere un pezzettino con ognuno di voi!

 

La ricetta.

Primo capitolo. I savoiardi (o come li chiamano gli inglesi, "Ladyfingers":-))

Lo so, la forma non è perfetta, ma diciamo che la mia mano non era così ferma. Li ho fatti con Lea nel marsupio, di corsa che avevao un appuntamento dieci minuti dopo. Però il gusto, la morbidezza erano eccezionali. Da vero savoiardo!

Ingredienti
3 uova
90 g di farina
circa due cucchiai di amido di mais
70 g di zucchero

50 g di zucchero a velo

 

Procedimento
Separate i tuorli dagli albumi e sbattete questi ultimi a neve, ben fermi. Aggiungete a poco a poco lo zucchero, incorporandolo agli albumi e continuando a sbattere. A parte sbattete i turoli con una forchetta e uniteli alla meringa molto delicatamente. Stemperate le due farine insieme e amalgamatele al composto poco alla volta. Fate attenzione a girare veramente delicatamente altrimenti l’impasto si smonta e i savoiardi non cresceranno.

Ora al via con la sac à poche con una punta liscia e piatta. Riempitela con il composto e formate i classici biscotti su carta da forno. 

Spolverate i biscotti con lo zucchero a velo, lasciate asciugare per qualche minuto e cospargete di nuovo. Passate quindi in forno caldo a 175° per 10-15 minuti. Devono essere appena dorati e morbidi.


La Charlotte. Crema e assemblamento.

Io ho scelto una semplicissima crema chantilly con tanti lamponi fra gli strati. E del succo di lampone e sambuco per bagnare leggermente i biscotti.

La crema. Montate 250 ml di panna fresca ben fredda aromatizzando con un pizzico di vaniglia in polvere o semi di un bacello di vaniglia. Quando è ben montata aggiungete un cucchiaio abbondante di zucchero a velo e icorporate al composto. Tenete da parte.

Ora la charlotte. Prendete uno stampo a cerchio (se apribile ancora meglio, farete meno fatica a sguantare poi il tutto) e bagnate leggermente i savoiardi nel succo (mi raccomando, non vanno imbevuti troppo!). Posizionate dei savoiardi sulla base, quindi rivestitte con altri savoiardi i bordi.

Prendete circa 250 g di lamponi, schiacciatene un terzo e posizionateli sulla base, quindi coprite con uno strato di crema chantilly. Di nuovo dei lamponi interi e schiacciati, di nuovo crema chantilly.  Passate in frigo per un’oretta o due, togliete lo stampo a cerchio, decorate con una bella manciati di lamponi interi e servite.

 

 

 

Bianco, rosso Charlotte! E sono tre:-)

Non credo ci sia stato un anno intenso come quest’ultimo. Il libro, l’arrivo di Miss Lea e una nuova casa fra qualche mese. Ci sono stati momenti di sconforto, fatica e folle entusiasmo. Perché io fondamentalmente sono così. Sempre un po’ sospesa fra cielo e terra, capace di pensare a un nuovo progetto quando si sta per chiuderne uno. E il blog è ormai diventato un angolo speciale, confortante, anche quando, come in questi ultimi mesi, il tempo scivola fra le mie dita e non è semplice afferrare e ricordare. Tanto che oggi gli anni sono tre… (sospiro) wowww!

Il blog è stata una delle scommesse meglio riuscite nella mia vita (oltre Lui:-)), e anche ora, pur faticando a tenere il ritmo nel cucinare, scrivere e raccontare, la sensazione è che faccia ormai parte di me, di noi e da buon amico vada comunque coccolato. Mi ha dato molto in termini di ricordi, entusiasmo e possibilità di ritrovarmi, mi ha permesso di mettere insieme parole e immagini che non pensavo nemmeno ci fossero. 

E ormai è impossibile farne a meno. Un po’ come quel vecchio diario che tenevo da bambina: le pagine qui però non ingialliscono, non ci sono chiavi a chiudere perché none siste solo un mio. 

Il blog, per la sottoscritta, è diventato la prova chiara e certa che a volte i sogni si realizzano, tanto più quando pensavi la strada si fosse interrotta. 

Ora sono qui a scrivere, c’è Lea che gioca sul tappeto, vicino un nuovo amico, il pupo Leonardo (grazie Miss Cia!) e mentre la guardo, penso a quanto ci sia ancora da raccontare e fare. Con lei, con Alice. Anno dopo anno. 

Un pezzo dopo l’altro che avvicina e congiunge, tiene dietro quello che ero e quello che continuo a essere pur crescendo. 

E il Cucchiaino qui a testimoniare e confortarmi. 

Grazie a voi di esserci, grazie a Miss Cia per le sue splendide immagini, grazie a Edo che riesce a metterci insieme che sia in rete o nelle pagine di un libro!

 

Piesse: la Charlotte di oggi, con quei biscotti morbidi e leggeri,  il bianco e il rosso, mi pare il simbolo migliore per condividere un pezzettino con ognuno di voi!

 

La ricetta.

Primo capitolo. I savoiardi (o come li chiamano gli inglesi, "Ladyfingers":-))

Lo so, la forma non è perfetta, ma diciamo che la mia mano non era così ferma. Li ho fatti con Lea nel marsupio, di corsa che avevao un appuntamento dieci minuti dopo. Però il gusto, la morbidezza erano eccezionali. Da vero savoiardo!

Ingredienti
3 uova
90 g di farina
circa due cucchiai di amido di mais
70 g di zucchero

50 g di zucchero a velo

 

Procedimento
Separate i tuorli dagli albumi e sbattete questi ultimi a neve, ben fermi. Aggiungete a poco a poco lo zucchero, incorporandolo agli albumi e continuando a sbattere. A parte sbattete i turoli con una forchetta e uniteli alla meringa molto delicatamente. Stemperate le due farine insieme e amalgamatele al composto poco alla volta. Fate attenzione a girare veramente delicatamente altrimenti l’impasto si smonta e i savoiardi non cresceranno.

Ora al via con la sac à poche con una punta liscia e piatta. Riempitela con il composto e formate i classici biscotti su carta da forno. 

Spolverate i biscotti con lo zucchero a velo, lasciate asciugare per qualche minuto e cospargete di nuovo. Passate quindi in forno caldo a 175° per 10-15 minuti. Devono essere appena dorati e morbidi.


La Charlotte. Crema e assemblamento.

Io ho scelto una semplicissima crema chantilly con tanti lamponi fra gli strati. E del succo di lampone e sambuco per bagnare leggermente i biscotti.

La crema. Montate 250 ml di panna fresca ben fredda aromatizzando con un pizzico di vaniglia in polvere o semi di un bacello di vaniglia. Quando è ben montata aggiungete un cucchiaio abbondante di zucchero a velo e icorporate al composto. Tenete da parte.

Ora la charlotte. Prendete uno stampo a cerchio (se apribile ancora meglio, farete meno fatica a sguantare poi il tutto) e bagnate leggermente i savoiardi nel succo (mi raccomando, non vanno imbevuti troppo!). Posizionate dei savoiardi sulla base, quindi rivestitte con altri savoiardi i bordi.

Prendete circa 250 g di lamponi, schiacciatene un terzo e posizionateli sulla base, quindi coprite con uno strato di crema chantilly. Di nuovo dei lamponi interi e schiacciati, di nuovo crema chantilly.  Passate in frigo per un’oretta o due, togliete lo stampo a cerchio, decorate con una bella manciati di lamponi interi e servite.

 

 

 

Zucchine tonde ripiene di farfallini

Una settimana staccata dalla rete o quasi, poca voglia di riconnettersi e felice di impigrire. Negli occhi tanto verde, quello della campagna veneta, alle spalle del litorale sotto Venezia. La terra del nonno delle pupe, dei ricordi da bambino di Lui. Tante cascine, campi di grano e rosso papavero, filari di viti. Pochi impegni. Un lunedì di pioggia a Venezia (da spararsi con la carrozzina su e giù per i ponti), una visita a una cugina dalla quale siamo tornati con un pieno di verdure. Fra tutte zucchine, tonde e gialle. Di queste ultime vi dirò presto (non so per voi, ma per me una scoperta), delle seconde una ricetta con la mia erba aromatica preferita (uhm, sì beh a pari merito con il basilico…): timo limonato.

 

Le zucchine tonde mi sono simpatiche, sarà per via di quella loro forma, della possibilità di trasformarle in uno scrigno da mangiare, un tesoro col cappello con cui giocare nel piatto. Una piccola palla magica dai colori della primavera.

Di solito cuocio le zucchine al vapore, giusto per quella ventina di minuti necessari a svuotarle senza fatica, Alice armata di cucchiaino e io lì a controllare che non sfondi il nostro contenitore. 

Dopodichè via con il ripieno: riso, cous cous o pasta mignon. Per la pupa è un piacere doppio per via del divertimento a svuotare e poi a scoprire cosa si nasconde sotto quel copricapo un po’ improvvisato.

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Sia io sia Alice amiamo le zucchine in tutte le loro possibili variazioni: frittata, polpetta, semplici in padella, in zuppa fredda, ripiene… personalmente amo però l’unione con due erbe aromatiche sopra tutte: menta o timo limonato. 

Come nella ricetta di oggi, da mangiare rigorosamente col cucchiaino!

piesse: importantissimo!!! Si aggiudica il cestino di fiori Lucia, chissà mai che arrivi presto il 4:-) (scrivimi con indirizzi etc… a info@ilcucchiainodialice.it per la spedizione)

 

Ingredienti (per 3)

3 zucchine tonde

120 g di farfallini o altra pasta piccola

abbondante timo limonato

una manciata di pinoli

olio extravergine d’oliva

Parmigiano Reggiano

pizzico di sale

 

Procedimento

Lavate le zucchine e cuocetele a vapore per 20 minuti circa. Prendetele e tagliate delicatamente la parte superiore orizzontalmente. Svuotate l’interno con un cucchiaino e frullatelo con uno o due cucchiai di acqua di cottura, un cucchiaio di olio e uno di parmigiano. Nel frattempo pestate nel mortaio una bella manciata di timo limonato (o in mancanza variate con la menta) con i pinoli, un cucchiaio di olio e un cucchiaino di parmigiano. 

Preparate la pasta e una volta pronta condite con la crema di zucchina e il pesto di timo limonato. Riempite i gusci di zucchina e servite.

Mini pan briochè nel vasetto. (3. Io lo dico coi fiori)

La passione per i vasetti di coccio è antica. Amo i vivai e i fiori, andarci mi rilassa e mi conforta, un po’ come quando cucino. Purtroppo quest’anno (o per fortuna:-)), non essendoci per ben due mesi a casetta ho evitato di riempire balcone e terrazzo di piante. I gelsomini, poveretti, sono definitivamente morti dopo un inverno in cui la padrona era presa dalla sua panza. E si è deciso, considerato che col prossimo anno ci sarà un trasloco, di non rimpiazzarli.

Sarà per questo che ho tirato fuori i vasetti dei fiori, mini mini, e ci ho cucinato il pane dolce. Un po’ come avevo fatto per un 21 a primavera.

Credo che non ci possa essere ricetta migliore di questi panini per chiudere il giveaway "Io lo dico coi fiori. E voi?". Panini nei vasetti da piantina e fiori nei panini. Un divertente gioco che conforta in questi giorni che tanto allegri non sono. Per il nostro paese e per quelli che hanno perso molto.

 

Per questo nuovo esperimento nei vasetti ho voluto provare a renderli "antiaderenti o quasi":-). Li ho passati con olio e "cotti" in forno per un’oretta. 

E devo dire che i panini briochè si sono staccati con più facilità, senza passare burro o farina.

Ne ho fatti di dimensioni medie e anche mini, mini (uhm, vasetti da piantine grasse micro…).

Pere renderli particolarmente morbidi ho usato ricotta e yogurt nell’impasto. E ho unito mezzo bicchiere di infuso ai fiori e scorzetta di limone per profumarli. 

Per il resto con Alice abbiamo atteso pazienti (hum, forse per lei meglio un "im" all’inizio) che l’impasto lievitasse, abbiamo formato delle piccole palle da inserire nei vasetti e aspettato un’altra oretta di lievitazione.

Ecco la ricetta.

piesse: avete tempo fino al 3 giugno per inviare i vostri commenti qui sotto o via mail a info@ilcucchiainodialice.it e lasciare il vostro messaggio per vincere una confezione di fiori commestibili da Flowers2eat. 

 

Ingredienti (per 10-12 panini briochè)

300 g di farina 

200 g di farina manitoba

100 g di ricotta

50 ml di latte e 50 ml di infuso di fiori

50 ml di yogurt bianco 

una manciata di viole

2 uova

80 g di zucchero

12 g di lievito di birra fresco o in bustina

granella di mandorle

un pizzico di sale

scorza di limone

 1 uovo e zucchero per glassare i fiori

 

Procedimento

Sciogliete il lievito con qualche cucchiaino di latte tiepido e un cucchiaino di zucchero. Mescolate le due farine, lo zucchero, il pizzico di sale, versate il lievito, il resto del latte, l’infuso di fiori e la scorza di limone. Impastate. Aggiungete le uova, lo yogurt e la ricotta, continuando a impastare, se fosse troppo secco aggiungete ancora uno o due cucchiai di latte.

Fate riposare l’impasto per un paio di ore. Una volta lievitata, riprendete e dividetela in piccole palle. Posizionate ogni palla in un vasetto, facendo attenzioni che non occupi poco più della metà del volume.

Rimettete a lievitare per un’oretta. Quindi spennellate ogni panino con del tuorlo sbattuto con zucchero e granella di mandorle. Infornate a 190° per dieci minuti, quindi abbassate a 180° per altri 10-15  minuti.

Intanto glassate i fiori. Con un pennello (o il dito) spalmateli di albume sbattuto, appoggiateli su carta da forno e spoverateli di zucchero. Lasciate riposare per un’ora o due, fino a quando si solidificano.

Decorate i panini con i fiori glassati, come dire panino-viola=pensiero per te

 

Io lo dico coi fiori. E voi?

L’idea è arrivata il giorno prima che arrivasse Lea. Poi è rimasta lì, fino a quando l’altro giorno ho riassaggiato fiordilatte e fiori all’Albero dei Gelati (la mia gelateria preferita e, opinione personale ma anche no, la migliore dove mi sia capitato di mangiare il gelato). Ricette a base di fiori, salate e dolci. Ci avevo provato un paio di anni fa,  con erbe e fiori di montagna. Questa volta però ho sperimentato con fiori freschi, splendidi da vedere e buoni da mangiare. 

Me ne sono innamorata, ho deciso di regalare semi per la festa di nascita di Lea e siccome un’idea tira l’altra, ho pensato di aiutare anche voi a sperimentare coi fiori. Magari con una confezione uguale, uguale a quella che ho usato io:-)

Mettermi in cucina, impastare, mescolare, creare è sempre stato un modo per fare qualcosa per chi amo. Ancora di più dopo l’arrivo della pupa. Perché con Alice è una maniera per trascorrere tempo e creare insieme. Lei adora che le lasci fare, adora sperimentare e vedere qualcosa uscito dalle sue mani. E io amo renderla felice. E’ naturale. 

Cucinare è un modo di dire qualcosa a chi ami. Se poi lo si dice con piatti a base di fiori lo diventa doppiamente. 

Io mi sono divertita a pasticciare coi fiori freschi che mi ha regalato l’Albero dei Gelati (grazie Alessandro!). E oggi, prima di scrivere questo post con le ricette nate, ho pensato che sarebbe stato bello regalare una confezione a uno di voi. Bene, ho chiamato il produttore (Flowers2eat) che ha subito accettato entusiasta.

E voi cosa vorreste dire coi fiori? 

Lasciate il vostro messaggio tra i commenti o mandate a info@ilcucchiainodialice.it . Raccoglierò tutti i messaggi fino al 3 giugno, dopodiché ne sceglierò uno che riceverà una confezione identica, identica a quella che ho usato io, da Flowers2eat

 

Bene, nella serie "ditelo coi fiori" questa la prima ricetta. 

Se c’è una cosa che amo, in questi giorni (quando non piove), è la "brezza pura di profumi e d’azzurro": a tratti forte e intenso, in altri momenti, per via della luce non così sfacciata come d’estate, simile a una carezza. Un po’ come questo campo, sbocciato nella nostra cucina:-). 

 

Di ricette, a base di fiori, ne arriveranno ancora due (e potrete continuare a lasciare messaggi anche sugli altri post). Stay tuned:-)

piesse: ovvio che le ricette piaceranno ai più piccoli: penseranno che i fiori sono sbocciati nel piatto. 

Ditelo coi fiori. Il campo e la pallina di soffione (o quasi).

Ingredienti

2-3 fette di pane nero secco

un cucchiaio di nocciole

100 g di caprino

50 g di ricotta

una manciata di fiori 

erba cipollina

olio extravergine d’oliva

Procedimento

Semplicissimo (fatevi aiutare da un pupo, si divertirà un sacco).  Frullate il pane secco con le nocciole e parte dell’erba cipollina. Stendete le briciole in un piatto rettangolare o quadrato piano.

Mantecate caprino e ricotta con un cucchiaio di olio in una ciotola. Aggiungete parte dei fiori a pezzettini. Formate delle palline e lasciate rotolare nel campo (decorato con qualche fiore intero e steli di erba cipollina).

 

My hamburger: elogio alla lentezza

Credo sia scritto nei miei geni l’essere costantemente in movimento. Non sono mai riuscita a stare ferma. Ricordo, da piccola, i pomeriggi all’asilo quando la maestra faceva buio nella stanza e si sistemavano le copertine per terra. Era il momento della nanna: ore che mi parevano interminabili e, per me, una vera perdita di tempo. Avrei preferito correre, giocare o colorare. L’irrequietezza mi ha accompagnato negli anni, costante e tenuta a bada con difficoltà. Adoro essere in un aereoporto, le ruote del trolley che vanno veloci e il pensiero di andare. Amo pensare a tre cose contemporaneamente, mentre ascolto Lui che me ne racconta una alla volta. Mi mette euforia ogni nuovo progetto. Ho sempre faticato a rallentare, sedermi e pazientare. La lentezza è sempre stata un abito poco confacente al mio spirito. Questo non significa che non l’apprezzi. Ho praticato yoga per anni per domare la velocità e obbligarmi ad andare lenta. 

Se c’è però un luogo e un momento in cui mi riesce il movimento lento è la cucina. O meglio non il cucinare ma il mangiare. 

Ammetto di non apprezzare il fastfood, perché mi piace scegliere con cura gli ingredienti, sentire e scoprire i sapori e vivere la preparazione. Tutto ciò è diventato ancora più accentuato con l’arrivo di Alice. Con gusti per il momento non proprio da fastfood:-)

Della serie la pizza sì, sì, ma fatta a regola d’arte, possibilmente a casa impastando insieme.  Gli spaghetti sì, sì, ma con pomodorino e cipollotto. 

E l’hamburger sì, ma poco fast. Con Alice ho scoperto tutta una serie di salsine alternative, visto che la pupa non ama maionese&co. 

Sono nate così la gialla, la verde e la bianca. E una serie di versioni di hamburger. Questa di oggi è una ma ce ne sono molte altre:-).

Non capita sempre di fare i panini fatti in casa per accompagnare l’hamburger (soprattutto in questo periodo dove il tempo non avanza mai) però se vi riesce il risultato è molto gustoso! Da mangiare, rigorosamente, con movimento lento!

Per l’hamburger Lui aveva comprato un paio di anni fa un vero aggeggio da professionisti. L’avevo guardato con sufficienza, ammetto di aver sbagliato. Funziona e l’effetto è da hamburger American style. Perfetto sia nella versione carne, sia in quella pesce che in quella veggie. E il colpo secco devo dire che è alquanto liberatorio nelle giornate più difficili.

Per l’hamburger di carne solitamente mi faccio preparare un mix di carne tritata grossa dal macellaio, in questo caso due terzi di manzo e un terzo di tacchino. 

Mescolo con un paio di cucchiai di albume, cipollotto affettato finissimo, pizzico di sale e qualche goccia di salsa Worcester. 

Per le salse invece schiero yogurt greco, avocado, mais e una patata bollita. Perfette per intingolare e accompagnare i panini. Le preferite di Alice? salsa allo yogurt e guacamole rivisitata.

Le ricette. I Panini.

piesse: io ho fatto un esprimento aromatizzando con semi di anice, cumino e finocchio. Buonooo!

Ingredienti

300 g di farina manitoba

200 g di farina ai cereali mista

300 ml di latte

1 uovo e 1 tuorlo

40 g di burro

1 cucchiaino di zucchero

1 cucchiaio di sale

sesamo

1 panetto di lievito di birra fresco o una bustina 

semi di cumino, finocchio e anice

 

Procedimento

Sciogliere il lievito in poco latte tiepido con l’aggiunta di un cucchiaino di zucchero.

Stemperare insieme le due farine, unire il burro, il sale e amalgamare. Aggiungere il lievito e l’uovo, impastare aggiungendo il latte. Dovete ottnere un impasto mobido ma compatto. Lasciate lievitare per un’oretta. Riprendete quindi, formate tanti piccoli panetti da posizionare su carta da forno. 

Rimettete a lievitare per un’altra ora. 

Spennellate la superficie con del tuorlo sbattutto con un cucchiaio di latte, cospargete di semi di sesamo e cuocete in forno a 200° per i primi dieci minuti, quindi abbassate a 185° per altri 10-15 minuti.

 

L’hamburger.

Ingredienti (per 3-4)

300 g di carne trita di manzo

100 g di carne trita di tacchino

1 albume scarso

fettine di cipollotto

pizzico di sale

(eventuale salsa Worcester)

Procedimento

Mescolate insieme le due carni insieme all’albume e al cipollotto. Aggiustate di sale. Formate gli hambuerg con le mani oppoure riempite l’apposito aggeggio con l’impasto di carne. Schacciate per bene e ricavate l’hamburger. Riscaldate una piastra unta con poco olio. Quando è rovente mettete l’hambuger, lasciate andare per qualche minuto, quindi girate e grigliate dall’altra parte. Finite di cuocere spostando l’hamburger sui lati della piastra, dove è meno rovente.

 

Le salse.

Ingredienti

1 avocado

una scatola di mais dolce

2 barattoli di yogurt greco

succo di lime

olio EVO

1 patata bollita e schiacciata

pizzico di sale

coriandolo

 

Procedimento

Mescolate lo yogurt con un cucchiaio di olio, qualche goccia di lime e un pizzico di sale.

Pulite l’avocado, schiacciatelo a forchetta oppure frullate delicatamente con un cucchiaio di olio, un paio di cucchiaini di lime, un pizzico di sale. Unite qualche foglia di coriandolo.

Frullate il mais con la patata, lasciando da parte qualche chicco. Aggiungete lo yogurt, un pizzico di sale e un pizzico di curry dolce. Servite con qualche chicco intero.

 

E ora? Via col panino!