da miralda | 08 Ago 2009 | 6-9 mesi, Dal Mondo, Estate

C’è una ragione se gli scozzesi vantano antenati highlander o se il breakfast british style (bacon a parte) ti permette di tirare fino a sera (bè le 17) con un lunch leggero leggero?
Secondo la tradizione tutto è dovuto ai porridge, dicasi anche papponi (di solito dolci, ma esiste anche la versione salata) a base di fiocchi di avena con aggiunta di acqua, o latte o panna o yogurt a seconda dei gusti, dello stomaco o della circostanza. Sono un po’ la versione oltremanica dei nostri cornflakes, con il vantaggio che i fiocchi di avena non hanno aggiunte di zucchero, sale o altro, e si prestano ad una serie di interpretazioni di indubbio interesse. Harry Potter docet, visto che persino il maghetto ha la sua ricetta (panna, prugne secche, zucchero e of course fiocchi d’avena).
Porridge, porridge, porridge, mi sono chiesta dopo aver sfornato una serie di Zimtsterne prenatalizie, che mi hanno obbligato a comprare un’enorme confezione di fiocchi d’avena e utilizzarne una parte piccola, piccola.
Era inverno, faceva freddo e bisognosa di una zuppa calda, calda, così coccolosa a quelle temperature, avevo creato un porridge salato a base di fiocchi d’avena, patate e erbe. Una delizia:-) duplicata in versione Alice light e in versione Mr B. con cubetti di speck tirolese, cipolla croccante e erba cipollina. Come si dice, ad ognuno il suo.
Poi pensa e ripensa, ecco una serie di versioni estive, che i fiocchi d’avena per i più piccoli, ridotti con acqua, un cucchiaio di yogurt, e accompagnati con composta di frutta (cotta o a crudo) sono una di quelle merende dove si tuffano mani e cucchiaino.
La ricetta che ho preparato è utilizzabile a partire dagli 8 mesi (vista la presenza delle albicocche), naturalmente dopo l’anno potete variare e ammorbidire i fiocchi con latte e non acqua o yogurt. A scelta potete aggiungere anche un cucchiaino di sciroppo d’acero.
Ingredienti
20 gr di fiocchi d’avena
50 gr di yogurt naturale
2 albicocche
Acqua oligominerale
Cuocere i fiocchi d’avena in 100 ml di acqua per una decina di minuti, mescolando fino a quando l’acqua si consuma. Una volta pronti frullate e aggiungete lo yogurt. A parte frullate le albicocche (sbucciate).
Procedimento
Servite i fiocchi freddi con la composta di albicocca. In alternativa potete cucinare l’albiccocca per qualche minuto e poi frullare (così come altri tipi di frutta seconda dei mesi e stagioni:-)
da miralda | 05 Ago 2009 | 18-24 mesi, Estate

Una delle cose che mi divertono in cucina è combinare, separare, completare lo stesso elemento quasi fosse una costruzione matematica piuttosto che un esperimento gastronomico.
Pur non avendo avuto dall’età della ragione in poi un bel rapporto coi numeri (ancora oggi il calcolo delle entrate e uscite dell’economia domestica lo risolvo con la filosofia di quello che è andata è andato, facendo ammattire Mr B.), la scienza applicata alla cucina mi affascina.
Tempo fa comprai un libro "Pentole e provette" di Hervè This, un chimico francese, che ci racconta i processi fisici e chimici che si nascondono dietro ad un uovo sodo o ad una fettina di manzo cucinati alla perfezione. Se non avete mai sentito parlare di reazione di Maillard e la crema inglese vi impazzisce regolarmente ve lo raccomando: credetemi vi potrebbe salvare più di una cena, benedetto francese.
In realtà nella Burrata ai due rossi+uno non c’è traccia di esperimenti di cucina molecolare (che di arie ne parliamo un’altra volta), ma semplicemente c’è una divagazione sul tema del rosso, ricavato da due ingredienti combinati e poi scomposti. Di una semplicità estrema e cottura mini che con ‘sto caldo proprio non fa peccato.
Il tutto impiattato sul bianco, perché sono della scuola che in un piatto il giusto cromatismo è già metà della conquista culinaria. E per me, non solo in un piatto, chiamasi "ossessione cromatico persecutiva", risoltasi di recente grazie alla vittoria del bianco:-)
Ci ho aggiunto poi la burrata, un lil loves di Alice: la piccoletta pare prediligere soprattutto il cuore morbido interno fatto di mozzarella e panna, la stracciatella interna, e chi potrebbe darle torto.
Ho introdotto i peperoni (rossi), era la prima volta (da calendario a 24 mesi circa per allergie): Alice pare non averli amati alla follia, visto che è l’unica cosa avanzata. In realtà credo che un esperimento col giallo su penna corta corta di farro marrone e spolverata di bianco reggiano potrebbe risolversi altrimenti (vi farò sapere).

Ingredienti
100 gr di burrata
100 gr di datterini (o pachino)
basilico fresco
olio extravergine d’oliva
1 peperone rosso
timo fresco
Procedimento
Lavate le verdure. Avvolgete il peperone nel domopack e passatelo in forno per mezz’ora abbondante. Una volta cotto, togliete la pelle, tagliatelo a striscioline, tenetene metà da parte e condite il resto con olio e timo.Tagliate i pomodorini a metà, condite una parte con olio e basilico a pezzetti, il resto passatelo al mixer con il peperone e olio d’oliva. Servite in un piatto a divisori, disponendo la burrata a pezzetti e i tre rossi, peperone, pomodorini e salsa.
da miralda | 01 Ago 2009 | 12-18 mesi, Estate, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, L'ora della merenda

Il nome non gli fa granché onore, che melone "piel de sapo" o "pelle di rospo" non è esattamente termine che evochi fantasie da "gastronauta". Eppur questo caso pare proprio essere una di quelle eccezioni ad un giochetto "nomen omen" in cui mi sono sempre ritrovata .
Se poi aggiungiamo che, a differenza di Cantalupi & co., il melone bianco è una varietà che cresce in estate ma si conserva fino in inverno, tanto da essersi guadagnata l’appellattivo di melone invernale, la proposta di oggi potrebbe sembrare uno scherzo.
In realtà pensare a neve, freddo e inverno oggi mi pare oltremodo piacevole, soprattutto se il tutto ha la dolcezza di questi meloni, formato palla da rugby verde intenso.
Di solito riesco a recuperare il melone bianco da trasferte sarde mie o di amici, cosa capitata anche in questo ultimo caso (vi ricordate le ciliegie di Orgosolo, le pesche gallette e la due giorni Milano-Olbia?).
Da quel viaggio, la sottoscritta, era tornata, oltre con le già citate pesche e ciliegie, anche munita di palla da rugby (a proposito, nessun problema al check in:-).
Il melone è stato abbandonato a se stesso per quache settimana, poi è arrivata in soccorso la macrobiotica unita alle alghe. Detta così pare arcana, in realtà è semplice semplice.
Ho trovato in un libricino di macrobiotica una ricetta di spuma al melone giallo, mi è piaciuta, l’ho maturata a modo mio e l’ho cambiata in parte mentre ero all’opera (che avevo deciso di fotografarla e nuda e cruda mi sembrava "una tristezza").
Tenete conto che per la spuma ho utilizzato l’agar agar che, oltre ad essere di origine del tutto vegetale e quindi perfetto per i bebè dopo l’anno, è ricca di minerali, leggera e ideale per il periodo estivo.
Aggiungeteci il succo di mela 100%, il 90% di acqua dellla palla da rugby e una stella di yogurt ice: è uscito un budino estivo (summer kanten) con melone d’inverno.
Nota a margine di Mr B.: pare che il succo di mela coprisse troppo il gusto delicato del melone…se la pensate come lui, diminuite la quantità di succo e sostituite con acqua.

Ingredienti (per tre)
1/2 melone bianco
2,5 gr di agar agar
250 ml di succo di mela
2 cucchiaini di sciroppo d’acero
1 cucchiaino di mandorle tritate
Per le stelle (se proprio le volete fare:-))
yogurt naturale
1 cucchiaino di miele
Procedimento
Tagliate a cubetti il melone e passatelo al mixer con le mandorle. Riscaldate il succo di mela, facendoci sciogliere l’agar agar e lo sciroppo d’acero. Fate raffredare e mescolate alla purea di melone. Passate in stampini, tipo budino, in freezer per un paio d’ore. Nel frattempo mescolare yogurt e miele, mettere il composto in stampini da ghiaccio (vanno bene anche i classici cubetti) e porre in freezer. Servire il kanten con la sua stella (Alice l’ha ciucciata molto soddisfatta).
da miralda | 30 Lug 2009 | 12-18 mesi, Estate

Capita, a volte, che diverse circostanze colleghino idee lontane, qui poi si trattava di metter insieme la cena per Mr B. , Alice e la sottoscritta senza dover sudare troppo ai fornelli…
Ecco allora che la passione recente dell’Aliciotta per le zuppe fredde in cui tuffare pane e dita, la mia per tutto quello che è gazpacho (e mica c’è solo quello andaluso, cavoletto docet) e quel motivetto "Mi piace la pappa, la pappa, al pomodoro, pomodoro" hanno tirato fuori una versione di zuppa, alias gazpacho, alias pappa al pomodoro, che ho chiamato "Mangia e bevi" in onore dell’approccio della piccoletta.
Lo so, c’è da impazzire quando i bebè cominciano a pasticciare con il cibo, e tu lì ad arginare i danni e a dirti "presto, finirà":-)
E’ però anche abbastanza naturale, è il loro modo di scoprire, sentire e manipolare: vi ricordate, no, il divertimento da bambini (non) a "ciacchettare" nelle pozzanghere, credo sia qualcosa di simile:-)
E ultimamente, pur dominando l’utilizzo di cucchiaino e forchettina, Alice pare apprezzare oltremodo queste zuppette fredde che ci si mette niente a preparare, e che lei si gusta un pezzetto di pane dopo l’altro.
L’ultima versione è nata dalla necessità di utilizzare la grossa quantità di pomodori giunti dalle coltivazioni familiari (che pare che l’hobby dell’orticello abbia contagiato proprio tutti i nonni e nonne dell’Aliciotta, per nostra grazia:-).
Sempre di produzione casalinga il basilico, mai avuto più verde e folto sul terrazzino come quest’anno.
Qualche consiglio… alla ricerca delle proprietà del pomodoro (a proposito è ricco di vitamina C, potassio, ferro calcio) ho scoperto che facilita la digestione di cibi come pasta e riso ed è un ottimo alleato contro il caldo. Bè su quest’ultimo aspetto avevo pochi dubbi dato che per questa ricetta proprio di stare ai fornelli non se ne è parlato.
Tenete conto che potete introdurre il pomodoro dopo l’anno (per possibili problemi di allergie), che nella ricetta originale io ci ho messo anche un cetriolo (possibile dai 18 mesi, potete eliminarlo), in onore del gazpacho andaluso e che per il genere di pomodoro utilizzato mi sono affidata a quello che passava l’orto (ops gli orti), ma che l’ideale sarebbe un pomodoro a grappolo e se poi volete esagerare usate i pachino:-)
Ingredienti (per tre)
400 gr di pomodori belli rossi
3 cucchiaini di olio extravergine d’oliva
2-3 foglie di basilico
1 cetriolo
un cucchiaio di yogurt greco o naturale
mozzarella fiordilatte e pane a cubetti
Per mamma e papà aggiungete:
sale, pepe e zenzero fresco grattuggiato
Procedimento
Lavate i pomodori, pelate il cetriolo. Tagliate a pezzi e versate nel mixer, tritate, aggiungendo olio, basilico, yogurt. Se risulta troppo densa, potete allungare con un paio di cubetti di ghiaccio per un risultato più fresco. Servite con mozzarella e pane a cubetti.
da miralda | 26 Lug 2009 | 12-18 mesi, Estate
Finalmente ne sono quasi venuta a capo… del migliaio di foto (e qualcosa in più) scattate in Grecia. Ero alla prima uscita con la macchina nuova, c’è da capirlo:-) E sono praticamente pronta a raccontarvi la seconda puntata del viaggio di Alice, Mr B. e la sottoscritta.
Nel frattempo però la cucina non ha chiuso, tanto più che Alice era lì a ricordarmelo col suo cucchiaino.
Amo l’estate: verdura, frutta e le erbe… del mio terrazzino:-) E le zucchine, fra tutti i prodotti estivi, sono quelli che mi danno (credo al pari dei pomodorini) immensa soddisfazione. Sono così versatili e quelle piccole col fiore tanto carine:-) che penso di averle fatte in ogni modo. Creme, soufflè, zuppe, cakes (persino dolci con il cioccolato fondente), gazpachi… Di certo sono una delle verdure regine per lo svezzamento dei più piccoli (il primo brodo le vede al posto di combattimento con carote e patate). Ricchissime di acqua, tanto da essere superindicata nelle diete (chiaramente se ve la mangiate bollita e niente più), contiene vitamine e minerali preziosi (sodio, ferro, calcio…), oltre ad essere molto digeribile e a combattere la stipsi.
Qualche anno fa mi sono imbattuta in quelle tonde e a trombetta, entrambe molto gustose. Di solito le prime si fanno ripiene, che ben si prestano per la loro forma, io invece, avendone giusto una, ho deciso di farci un pesto.
Complice l’orto della suocera, che quest’anno pare fare miracoli, mi sono trovata equipaggiata con dei fantastici fiori di zucchina. E poi c’era la menta, una vera soddisfazione per la sottoscritta spedire l’Aliciotta alla presa di un paio di foglioline domestiche (peccato ne porti sempre qualcuna in più del dovuto). Non me ne vogliano i liguri, ho utilizzato la menta invece del basilico, che con le zucchine ci sta proprio bene:-)

Per la pasta io ho utilizzato delle mezze penne piccole, ma potete scegliere un formato ancora più small visto che la ricetta può essere utilizzata a partire dai 12 mesi. E prima dell’anno? Bè, eliminate aglio, menta e pinoli, fiori preparate un pesto più leggero e condite una pasta supersmall, tipo tempestina o mini conchigliette.
Ingredienti
1 zucchina a trombetta o tonda
2 foglie di menta
1 cucchiaio di parmigiano reggiano
1 cucchiaio pecorino poco stagionato
un cucchiaino di pinoli
30 gr di mini pennette
olio extravergine d’oliva
2 fiori di zucchina
Procedimento
Pulire la zucchina, tagliarla a tocchetti in padella, aggiungere olio d’oliva e l’aglio intero che poi eliminerete. Cuocere a fuoco lento, aggiungendo un goccio di acqua tiepida. A metà cottura aggiungete la menta e i fiori di zucchina tagliati a pezzetti piccoli. Passare al mixer con un cucchiaino di parmigiano, pecorino e qualche pinolo. Cuocere le pennette, scolarle e condirle con il pesto. Servire nel piatto decorando con un sorriso di pinoli.
da miralda | 21 Lug 2009 | 12-18 mesi, Estate, L'ora della merenda

Ricordo ancora quando il ghiacciolo si comprava con le cento lire (ma sono così vecchia:-) e il mio gusto preferito, lo so sono un po’ strana, era l’anice (per me anicetta). Si trattava di una vera e propria rarità per estimatori, tanto che per la maggior parte mi toccava ripiegare su altro (di solito menta o limone).
E poi oggi, di ritorno dalla calura greca, ripiombati a casa ho pensato che qualche fruttino ghiacciato poteva ben risollevare il morale dell’Aliciotta, e soprattutto quello della sottoscritta.
Di tempo non ne avevo molto, tra disfa le valigie, scarica foto, rivedi foto (per la cronaca, presa dall’ebbrezza per la nuova macchina ne ho scattate un migliaio… tra qualche giorno spero di pubblicare il meglio:-), e la lavatrice, e il rimborso benedetto per la valigia mai arrivata di Mr B. Però sono stata previdente perché i forma ghiacciolini (si chiama così?) li avevo lì che mi guardavano da inizio estate e Alice non era nuova al ghiacciolo, che il primo l’ha azzannato un paio di mesi fa nella sua prima uscita marina di stagione.
Non potete immaginare la soddisfazione della piccoletta e la mia, visto che questi fruttini on ice casalinghi hanno anche un comodo raccogligoccia che evita i danni più grossi:-)
Per la ricetta io ho utilizzato la frutta che sono riuscita a recuperare oggi di volata (banana, frutti di bosco e pesca bianca), ho frullato e mischiato con yogurt, l’ultima dose di sciroppo d’acero che avevo e un goccio di acqua.
Credetemi per i bambini è un vero divertimento, per l’introduzione credo che in realtà potreste già testare dopo l’anno, è sufficiente utilizzare la frutta che per il baby è più appropriata. Certo non aspettatevi che leccate, leccate, leccate, ma che importa? Il ghiacciolo, anche se non è più quello delle cento lire, ha sempre il suo fascino:-)

Ingredienti
Frutta mista (banana, pesche, albicocche, melone, frutti rossi)
sciroppo d’acero
yogurt naturale
acqua
Procedimento
Pulite e frullate la frutta. Potete utilizzare quella a disposizione, combinandola anche insieme. Ad esempio: pesca e melone (sia in versione gialla sia bianca). Passate al mixer, aggiungere un cucchiaino di sciroppo d’acero e un paio di cucchiai di yogurt. Oppure prendete 150 gr di fragole, 1/2 banana e frullate tutto, con yogurt o acqua. Ponete negli stampini da ghiacciolo e lasciate in freezer per un paio d’ore.