Ho sempre creduto che le pesche fossero pesche pur nella loro varietà: noci, bianche, gialle, percocche (sono pesche o albiccocche?), dai colori diversi ma di forma per lo più sferica. Almeno fino a quando ho incontrato le gallette. Eh, sì perché si è trattato di incontro con un oggetto non completamente identificato (che sarà mai un ufo:-).

Rapita da cassette di ciliegie (ne parlo qui e non ve lo sto a ripetere) chiaccherando per strada ad una bancarella di frutta (che la verdura non c’era) ho visto queste pesche che parevano passate sotto una pressa. E il fruttivendolo "sardo doc" a spiegarmi che erano le gallette, dolci e succose come nessun altra pesca. In Sardegna le chiamano così, pensate che in altri posti usano la parola tabacchiera (molto più carina galletta:-).

L’acquisto è scattato immediatamente, l’assaggio è avvenuto sul volo Olbia-Milano, il test sulla pupa rimasta a casa il giorno dopo (che l’Aliciotta non si è limitata al gusto ma ha esplorato anche con le mani). L’innamoramento è stato istantaneo.
Le gallette sarde sono finite prima che potessi farne qualcosa. Poi, come sempre quando conosci qualcosa di nuovo, le ho cominciate a vedere e rivedere. Chissà fino a quel momento dove erano state o dove ero stata io? Che fossero veramente di un altro pianeta?:-)

Ricomprate, ne ho fatto uno smoothie, perché uno smoothie di gallette o tabacchiere proprio non l’avevo ancora sentito:-) e l’associazione linguistica (soprattutto con tabacchiera) mi divertiva troppo.

Ingredienti

3 pesche gallette
 cereali
1/2 bicchiere di latte
2 cucchiai di yogurt
1 cubetto di ghiaccio
 

Procedimento
 

Lavate la frutta e pelate la pesca. Passate al mixer la pesca con il latte, lo yogurt e il cubetto di ghiaccio. Servite cospargendo di cereali. Io avevo dei lamponi, appena colti, e ho decorato con quelli (in teoria bisognerebbe aspettare i due anni per l’introduzione).