Cambio d’inizio per dirvi: firmate qui! Magari non cambia nulla ma almeno facciamo sentire la nostra voce.
Per me la castagna è uno dei frutti che più si lega all’infanzia. Credo che tutto dipenda dalle innumerevoli raccolte alle quali ho partecipato da quando avevo i calzettoni (sì proprio i calzettoni) all’altro ieri,
si fa per dire che ora di castagne non ce ne sono più nemmeno a cercarle come segugi. E anche Alice ha cominciato in fretta.
Poi c’è quella filastrocca, banale, banale, che fu uno dei tormentoni dei primi anni di scuola: "son rotonda e piccoletta… vengo giù dalla montagna, eccetera, eccetera".

L’anno scorso, armata di marsupio porta peste e guanti salvamani, mi ero data alla raccolta tanto da ritrovarmi con chili e chili di castagne (oltre che con un assurdo mal di schiena, chissà mai perché?). E dato che la pupa stava per tagliare il traguardo dei dodici mesi mi ci ero messa di tutto punto  a creare innumerevoli varianti dolci e salate. In preda all’entusiasmo avevo lessato e diligentemente pulito castagne e marroni, per conservare in freezer e riesumare al momento giusto.
Mr B. aveva contribuito all’impresa, conquistato da un mitico attrezzo apri castagne scovato in un negozietto:-).

Per dire a distanza di mesi erano lì belle e pronte, dal sapore "so tanto d’autunno e di bosco" a fare il loro compito in zuppe, risotti, merende castagne-latte (pochissimo!) e minicakes (ricordo ancora un’abbinata con petto d’anatra affumicato, naturalmente formato non bebè).

E’ vero che in alcuni casi potete comodamente sostituire con la farina di castagne, ad esempio per muffin&co (tra l’altro ottima alternativa no glutine), ma in altri per me non c’è proprio paragone con il sapore fresco. Pulirle è una rottura e che non lo so? Però la vellutata di ieri sera, bè, era proprio un supercomfort food, stagione autunno-inverno.

Da aggiungere che i ricci sono pieni di sorprese. Ricchi di amido (tanto da sostituire facilmente pane e patate), proteine, fibre (caso mai il pupo soffrisse di svuotamento lento) e sali minerali, combattono anche anemia e stress. E leggendo questo ultimo particolare mi son detta, vedi che alla fin, fine non ne ho mangiate abbastanza?:-).

 

Per i bebè via libera dopo i 12 mesi, da evitare se soffre di coliche, da consigliare anche in gravidanza grazie alla presenza di acido folico.

 

La vellutata si presta bene anche per mamma e papà, se poi avete sottomano pioppini o finferli (non per il bebè, mi raccomando) ancora meglio.

Ingredienti (per tre)

200 gr di castagne bollite
2 patate 
1 porro
rosmarino
olio EVO
1 scalogno piccolo
(pepe/sale per mamma e papà)

brodo vegetale

 

Procedimento

 

Tagliate lo scalogno piccolo, piccolo, passate in pentola con olio e il rametto di rosmarino (che poi eliminerete). Aggiungetela patata e il porro a pezzetti. Aggiungete il brodo. A metà cottura unite le castagne. Una volta pronta passate tutto al mixer. Nella variante per mamma e papà potete rosolare con uno spicchio di aglio i funghi in padella e tuffare nella vellutata prima di servire.