pan dei morti 930

E’ incredibile come le cose più scontate se ne stiano buone buone lì ad aspettare di essere scoperte. Alle volte si tratta di guardarle come fosse la prima volta (e in questo i bambini aiutano parecchio), altre di fermarsi e lasciarsi coinvolgere. Alle volte si tratta di scoperte preziose, altre di una semplice ricetta.

I pan dei morti (o ossa dei morti) a casa nostra sono strettamente legati a questi giorni grigi di fine ottobre. Più di tutte le preparazioni per Halloween che di anno in anno sperimentiamo: divertenti, sì, ma sempre diverse perché niente ci obbliga a ripeterle identiche e non passare oltre. Invece le ossa dei morti sono così tipicamente lombarde che non manca anno che non finiscano fra le nostre mani. La cosa più incredibile di tutto ciò è che mai, e poi mai, li ho preparati direttamente io. Li ho sempre acquistati dal nostro panettiere. Fino all’altro giorno, quando trovandomi di fronte al solito vassoio di pan dei morti Alice non mi ha chiesto se potevamo farli a casa. E così è stato. Il risultato? Talmente buoni da rifarli per ben due volte. Così speciali da farmi sorridere al pensiero del loro potere di riportarci per una notte i defunti (perché la tradizione così recita da noi).

Mi è piaciuta la semplicità degli ingredienti perché parla la lingua della mia terra, di quella dove sono nata e vivo. Un po’ come la torta paesana (ribattezzata torta dell’elfo ne La Forchettina), dove gli ingredienti paiono mettorsi in fila prendendoli dalla dispensa senza particolari procedimenti o tecniche di pasticceria. Il sapore finale deriva dalla combinazione con un paio di spezie, capace di farti ritrovare un morso dopo l’altro le stesse sensazioni dell’infanzia.

Abbiamo adottato i riti di Halloween nella sua veste più divertente e chiassosa, eppure lo spirito che c’è dietro non sta poi tanto lontano dalla nostra di tradizione. Non parlo di credo (qui ognuno al suo) quanto di quel senso di mistero, di sottile contagio fra vita e morte, luce ed ombra che ci attraversa continuamente. A volte basta una lanterna per scacciare le paure, oppure un biscotto, morbido, spolverato di bianco.

Ieri ho rifatto i pan dei morti (quelli di sabato erano stati spazzati via dai miei conquilini) e ne ho approfittato per infornare anche delle focaccine che strizzano gli occhietti per Halloween (la ricetta è la solita per la focaccia, con l’aggiunta nella salamoia di tre spicchi di aglio per tenere lontani gli spiriti cattivi:-)).

Di seguito la ricetta dei pan dei morti. Si discosta da quella tradizionale solo per la sostituzione dell’uvetta con frutti rossi disidratati e l’eliminazione di canditi e fichi secchi.

E che la notte degli spiriti sia!

Ingredienti

200 g di amaretti
200 g di savoiardi

100 g di biscotti secchi
100 g di farina 00

120 g di zucchero

4 albumi

100 g scarsi di cacao amaro

70 g di pinoli

100 g di nocciole in granella

120 g di frutti rossi disidratati (o uvetta)

100 ml di vin santo (o altro vino liquoroso)

1 cucchiaino di cannella

1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
1 bustina di lievito
Come si fa
Mettete i frutti rossi (o l’uvetta) in ammollo nel vin santo. Frantumate i biscotti con un pestello: dovete ottenere un composto ben sbriciolato ma non in polvere come succederebbe con il mixer, io ho preso una grossa busta per surgelati o ho lasciato che le bambine si divertissero a pestare con i loro mattarelli.

Riempite una grossa ciotola con i biscotti sbriciolati, aggiungete la farina, lo zucchero, le spezie, il cacao e il lievito, mescolate tutto, e unite gli albumi leggermente sbattuti, i frutti rossi, il vin santo.

Girate nuovamente, unite anche le nocciole e i pinoli. Lavorate quindi a mano il composto amalgamandolo per bene.

Dovete ottenere una palla ovalizzata, appoggiatela su carta da forno leggermente infarinata e ricavate delle grosse fette di circa un cm e mezzo con un coltello.

Date una forma allungata e affusolata alle fette, aiutatevi con le mani infarinandole se necessario.

Trasferite i biscotti in forno caldo a 180° per 15-20 minuti. I pan dei morti devono risultare morbidi, per nulla croccanti, o almeno a noi piacciono così:-)

Spolverate con tanto zucchero a velo. Si conservano per giorni.