C’è chi non ne sopportava la presenza sotto il materasso, anche se si trattava di uno, piccolo e verde: noblesse oblige. C’è qualcun altro, altrettanto famoso, che ci faceva gli incroci nel suo orticello dedito al DNA: verde, verde liscio, verde rugoso e giallo pisello. C’è il Cucchiaino che da quando ha visto 21 ha iniziato a cucinare verde, pensare verde e contaminare la sottoscritta di verde: è la primavera, dopotutto, piccina. E io che amo il bianco, non faccio che stare sul verde, brillante, leggero o “cupo spinacio”.

Il tutto è cominciato ancor prima della primavera a ricercare baccelli che non c’erano per far fotografie e parole. Poi sono arrivati. Piselli, fave e piattoni. Di taccole per ora non ci sono tracce, almeno di quelle a chilometro zero che ci piacciono.

E’ iniziata la sgranatura che è il bello per la pupa con tutte ‘ste verdure fresche. Uno, due e tre, caduta e rotolo, e mamma, la sottoscritta, che cerca per evitare effetto schiacciata sotto il piede. Il gioco, lo ammetto, mi ha incantato e l’effetto primavera mi ha lanciato su “ e se ci mettessi un fiore?” e una foto ha tirato l’altra.
La pupa ha fatto al caso mio: confesso di non amare la sgranatura se non nelle fasi iniziali poi comincia l’abisso dell’incoscienza. E l’aliciotta pare sgranare nemmeno fosse un monaco buddista (non me ne vogliano per il paragone).

Ed è facile che il piattone si trasformi in tastiera, tasto dito, tasto pisello.

 

Naturalmente il Cucchiaino tutti questi baccelli li ha cucinati e si promette letteratura in merito. Ma per ora siamo ancora alla sgranatura e all’immersione nel “total green”:-).

Fave, piselli e piattoni. Per il bebè via libera per i primi due a partire dall’ottavo-nono mese, da far attenzione per le fave alla presenza di allergie familiari (“favismo”).
I piselli freschi risultano più digeribili rispetto a quelli secchi e più ricchi di vitamine, potete migliorarne ancor di più la digeribilità con dell’alga kombu nell’acqua di cottura (giusto una strisciolina di un paio di centimetri che poi eliminerete).

I piselli, nella versione baccello, vanno sgranati subito per conservarne la freschezza: poi potete cuocere o congelare. Le fave, al contrario, sono da sgranare solo al momento dell’utilizzo: le più piccole e giovani sono ottime anche crude (versione mamma&papa con pecorino e pizzico di sale), mentre le più grosse sono da cuocere, eventualmente eliminando la pellicina esterna (sempre per una questione di digeribilità). E in entrambi i casi avete un carico di ferro, fibre e proteine.

E i piattoni? Bè a me fanno un sacco di simpatia già dal nome, mi immagino dei piedi grossi, grossi, da impronta superpiatta e voi? Piattoni o piattini, o superpiatti proponete a formato 7 mesi, gradirà, dopotutto è giusto parente del fagiolino.

Piesse: ma voi siete affetti da mania verde primavera?