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La sensazione di questi giorni è quella di essere stati catapultati dal dopo Natale e compleanno nel vortice multicolor del Carnevale. Passando attraverso una dimensione altra di luce, estate e azzurri smeraldi (di cui prometto racconto a breve!). In tutto ciò, ho faticato a collocare il nostro Carnevale (quello ambrosiano)

 

 

tanto da mettermi a biscottare a colori e a pensare a costumi e stelle filanti per ognuno dei tre pupi settimana scorsa. Bene, martedì grasso non è questo ma il prossimo,  così avete tutto il tempo per biscottare anche voi creando tanti coriandoli da mangiucchiare a mano libera.

Come tradizione comanda, quando ritorno da un viaggio è impossibile non cedere alla tentazione e ricreare piatti o utlizzare ingredienti acquistati (nel solito tour al mercato o negozietto locale).

E anche i crinckle cookies hanno subito la piccola rivoluzione della sottoscritta a base di vaniglia e zuccheri di Mauritius.

Da tempo volevo cimentarmi con questi piccolo biscotti dalla forma quasi di macaron, con la loro superficie grinzosa e rugosa.

Il procedimento è quello, difatti, di passare i biscotti prima di infornarli nello zucchero semolato e in quello a velo. Se si sceglie un impasto bianco assomigliano a piccole nuvolette candide, altrimenti, per quello al cacao, l’impressione è di piccoli bottoni scuri spolverati di neve.

Ho modificato l’impasto aromatizzandolo al mandarino (e qui la colpa è tutta della cassa colma parcheggiata sul terrazzo) e alla farina di mandorle (mi piaceva l’idea del croccante fuori e della consistenza di mandorla morbida all’interno).

Ho tagliato la quantità di zucchero fra semolato e muscovado leggero (acquistato all’Aventure du Sucre, http://www.aventuredusucre.com/fr)

per l’impasto, mentre ho utilizzato per spolverare l’esterno del semolato bianco, dello zucchero di melassa, dello zucchero a velo argento (avanzato dagli esperimenti al complenano di Edo con la nuova macchina per lo zucchero filato) e del semolato di diversi colori.

Una vera e propria ubriacatura in punta (ma anche cucchiaio:-)) di zucchero, tutta dovuta alla visita nella ex-fabbrica ora museo della cannada zucchero a Mauritius. Per dirvi cosa fanno i viaggi su una che lo zucchero lo usa giusto per i dolci (che tutto quello che bevo per me è senza zucchero:-)).

I colori dello zucchero semolato sono stati giusto una disgressione dovuta al contesto, dopotutto è quasi Carnevale, no? E i biscotti che assomigliano ai coriandoli faranno buona compagnia (a merenda ma anche a colazione) a chiacchiere e frittelle.

La ricetta.

Ingredienti

150 g di farina oo

50 g di farina di riso

100 g di farina di mandorle

2 uova

90- 100 g di zucchero (di cui io 50 g di zuccheo muscovado leggero e 40 g di zucchero bianco)

il succo di due mandarini

1 cucchiaino di scorza di mandarino

80 g di burro

mezzo cucchiaino di lievito per dolci

un pizzico di bicarbonato

1 cucchiaino di vaniglia liquida (o scrso di vaniglia in polvere)

 

Per la copertura

zucchero a velo

zucchero semolato (di vari colori e/o melassa)

 

Come si fa

Mescola lo zucchero con le due uova, la scorza e il succo di mandarino, la vaniglia, fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungi il burro fuso, quindi setaccia le farine con il lievito e il bicarbonato e uniscile al resto. Devi avere un impasto ben omogeneo, avvolgilo nella pellicola e mettilo a riposare per un paio d’ore in frigorifero (meglio ancora se tutta la notte).

Riprendilo e forma con le mani tante piccole palline, dando la forma di biscottini schiacciati (un po’ come fossero macarons).

Ora passali nello zucchero semolato e quindi in quello a velo. Appoggiali su carta da forno, lasciando un po’ distanza fra uno e l’altro e cuocili in forno caldo a 185°

per 15 minuti circa.

I biscottini devono risultare croccanti fuori e morbidi dentro, con la superficie crepata e poco dorata, gnam!