Avere una treenne in casa, sotto periodo pasquale, può rivelarsi molto pericoloso. Almeno sul versante cioccolato. E anche difficile da gestire, soprattutto se tutti ignorano che la pupa, a differenza della stragrande maggioranza del suo formato, ama il cioccolato, sì, ma "quella scuro". Beh, come a dire tra il 60% e l’80% di buona presenza di fondente. E’ stato così che a Pasquetta ho fatto il conto dei chili di cioccolato, eravamo a quattro, e quasi due erano tristemente al latte. Ossia poco apprezzati da tutti e tre, io per prima. In una settimana affollata dagli impegni lavorativi, è stato così che stamattina, presto presto, ho deciso che in qualche modo andava usata e ho infornato i biscotti prima di mettermi in coda verso Milano.  Un po’ cucina degli avanzi, un po’ "faccio in fretta".

Credo sia la prima volta che preparo qualcosa con del cioccolato al latte, anche perché raramente (uhm, forse mai…) ne compro e tutto, ma tutto, dalle torte, ai brownies, ai biscotti fino al budino la sottoscritta lo vede sempre e solo fondente. E con me Alice. Tanto che l’uovo arrivato dal pulcino (alias mamma&papà) era inesorabilmente scuro.  
Pare impossibile ma così è, e dopotutto se è vero che la varietà al latte contiene un maggior apporto di calcio e vitamina A, è anche innegabile che quello fondente è di migliore qualità perché vanta una più alta percentuale di cacao e proprietà stimolanti, antinfiammatorie e antiossidanti (pareggio e +1 al fondente:-)). 
Poi è chiaro nella vita ci si divide e nel cioccolato ci sono veri e propri partiti. Io (e Alice) votiamo fondente:-).
Ed è facile quindi capire la difficoltà nel come impiegare ‘sto benedetto cioccolato al latte: niente budino, no, niente semplice cioccolata in tazza, niente brownies (sarebbe un’eresia) e niente torta pere (o fragole per rimanere sulla stagione) e cioccolato… ero alla ricerca di qualcosa di veloce ma che diciamo rendesse innocuo e quasi piacevole (almeno per noi) il cioccolato al latte. 
Ieri sera ho pensato ai biscotti, un po’ cookies così da non dover stendere (che non avevo tempo) e abbastanza morbidi da essere tuffati nella colazione del mattino.

Giusto per divagare ci ho aggiunto una manciata di mirtilli secchi e un pizzico di vaniglia.
Volendo si poteva unire del fondente grattuggiato, ma le due uova (quello della pupa e il mio da parte di Lui) in nostro possesso, scure, scure, beh un po’ sono già belle che mangiate e un po’ volevo conservarle per la degustazione "naturale" (niente contaminazioni da eretici!).

L’impasto si è fatto quasi da solo mentre leggevo il quotidiano e mi preparavo un lungo caffè americano, le foto sono state scattate di supercorsa, in bilico tra la sottocappa della cucina, il terrazzo e il verde fuori (quindi non badateci troppo:-)).

 

Dimenticavo, si può iniziare a proporre il cioccolato a partire dai 24 mesi, giusto piccoli assaggi, e inserirlo dai 3 anni. Fondente o al latte? Passo:-).

 

Ingredienti (per una ventina di cookies)

250 gr di farina

150 gr di cioccolato al latte (ma io credo di averne infilato di più, presa dall’euforia da smaltimento)

1 uovo

70 gr di burro

90 gr di zucchero e un cucchiaio di golden syrup (ma potete anche farne a meno o sostituire con quello d’agave o malto)

un pizzico di vaniglia

mezza bustina di lievito e un pizzico di bicarbonato

mirtilli secchi (o uvetta)

scorzetta di limone

 

Procedimento

Lavorate il burro con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Stemperate la farina con il lievito e il bicarbonato. Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria con un pizzico di vaniglia. Aggiungete nel composto l’uovo, quindi la farina a poco a poco, infine il cioccolato. Mescolate, unite anche la scorzetta di limone e i mirtilli, quindi fate riposare per una decina di minuti (se avete tempo anche mezz’ora). Fate piccole cucchiaiate di impasto su carta da forno, quindi passate a 180° per dieci minuti circa.