Ci siamo, quasi!

Sono state due settimane intense, molto intense. Perché pare che quando si sta per chiudere un libro il giro finale diventi febbrile nonostante l’impressione fosse stata quella di aver già lavorato per mesi. Il momento, però, in cui ho potuto tirare fuori la penna delle grandi occasioni e leggere per l’ultima volta le 200 e oltre pagine (è vero, no è l’ultima???) è stato di grande soddisfazione. Stanati gli ultimi "orrori" con l’aiuto  della mitica Ada, la mia editor, aggiustate di nuovo foto dalla ormai maniacale Miss Cia, assillato il webguru (che nella vita reale è una bravissimo grafico e molto altro) finalmente ci siamo. Nel giro di una manciata di settimane vedrò il nostro libro in libreria (e l’idea mi pare già pazzesca:-)).

I piccoli ritardi accumulati alla fine hanno reso la prossima uscita più speciale, considerato che avrà la mia copia proprio a ottobre, per il compleanno della pupa. Uno splendido regalo, spero, considerato che il libro parla di noi, di me e lei, in cucina ma non solo.

L’aspetto sorprendente? Avere un blog, Il Cucchiaino di Alice, è un’avventura inaspettata, poterlo vedere fare capolino fra pagine scritte è la realizzazione di un sogno. 

Solitamente per me settembre è il mese dei farò, dovrò, correrò, è quasi come iniziasse il mio anno, un po’ come quando avevo i calzettoni e mi mettevo la cartella in spalla. Mai, come in questo inizio di autunno, ci sono così tante e importanti novità che, beh, l’effetto è elettrizzante ma senza la mia solita irrequietezza. Avete presente quando componete un puzzle e i pezzi finiscono con poche ansie al loro posto? Ecco, questo è il mio stato umorale, oggi:-).

 

Rispetto a quanto raccontato mesi e mesi fa, il libro si è ampliato un pochetto. C’è una prefazione, seria, seria (non è la mia, ovvio:-)), un’introduzione (sì questa è mia, pare che ogni autore debba scriverne una), un capitolo dedicato allo svezzamento con tanti consigli pratici, su ingredienti, metodi di cottura e attrezzi supernecessari, e poi le ricette. Tante, tantissime, tutte fotografate, naturalmente, in buona parte accompagnate dalla versione per mamma&papà (un classico di questo blog, e un must anche per il libro). Tutte suddivise in momenti di vita (lo so è un po’ fumoso, ma mica si può dire proprio tutto, no?).

E infine qualche suggerimento bibliografico (classico e virtuale), visto che più volte mi avete scritto chiedendomi se avevo una mia booklist preferita da indicare sul tema.

 

Tanto c’è ancora da raccontare, ma aspetto di potervi mostrare la mia prima copia con copertina:-). Dopottutto è anche grazie a voi che oggi il blog è diventato un libro!

 

 

Un libro, ma, bò, forse, sì! Partecipate?

Ebbene sì, mi pare ancora strano e non riesco a figurarmelo, anche se proprio l’altro giorno ho consegnato i quasi ultimi testi e ci sono mille foto suddivise per capitolo messe in diligente fila da Miss Cia. Perché faccio molta fatica solo a nominarlo: il mio libro, il nostro libro. Di Alice, del blog, di Miss Cia, e del webguro, e di tutti quelli che hanno chiacchierato e pasticciato con noi in questo anno e un pezzo. 

Chissà perché ho pensato tutto il giorno a questo post, riderete ma mi sentivo proprio nervosa. Un po’ come dovessi aprire un regalo, o forse consegnarlo, ansia mista a eccitazione. Ed è come se solo a scriverne e dirne mi pare di vederlo un po’ più concreto, nonostante ci stiamo lavorando ormai da un paio di mesi.

Tutto questo per dire che in piena primavera, dopo il freddo, l’inverno e la neve, dovrebbe arrivare pure il nostro libro.

Uhm, cominciamo dal principio. 

Chi cavolo ha pensato di farti scrivere un libro (cosa che ancora mi chiedo anche io)?

Pomeriggio di piena estate e noce di cocco che si ostinava a rimanere chiusa nonostante ripetuti tentativi con mannaia (dicasi coltello da cucina dalle proporzioni da film horror). Suona il telefono quando finalmente la noce di cocco viene aperta (da Mr B., benedetto il suo ritorno). 

"Pronto, è il Cucchiaino?".

"Sì" (ma anche no, la luce sta calando, devo scattare io la foto e ci metterò un bel po’, è quasi ora di cena e vorrei proprio impiattare il cocco che pareva duro come il piombo fino al ritorno dell’eroe). 

"Ho visto i pasticciamenti del Cucchiaino, pubblico libri e mi piacerebbe tradurre in pagine il blog. Disturbo?".

"Naturale che no, non ero per nulla occupata, mangiare? ma no…" (e dopotutto chi se ne frega della noce, del cocco, e poi c’è l’eroe a preparare la cena). 

E così iniziò. Con l’editore al telefono, la noce di cocco, Mr B. e la pupa che alla fine si divertirono a scattare loro le foto (e ho promesso che prima o poi le pubblico).

La risposta alla domanda è quindi sì, c’è qualcuno. Per me fino a quando non mi ha mandato un bel pacco con una scelta di suoi libri, era l’editore di quei libri per bambini fantasticamente illustrati da Nicoletta Costa. Ossia Gallucci.

Ok è il blog tradotto in un libro?

Non proprio, perché l’idea di fare una copia un po’ più ordinata e stampata non mi piaceva del tutto. E quindi naturale che ci sono parecchie ricette del blog (e alcune sono d’obbligo parlando di svezzamento) ma ce ne sono anche tante nuove, nuove, suddivise in quattro capitoli (che riflettono la nostra vita quotidiana) più uno invece diciamo molto pratico e poco scientifico che sintetizza la nostra esperienza di "svezzamento" e di cucina senza dare troppi comandamenti. 

E ci sono le foto?

Naturale che sì, altrimenti non sarebbe il Cucchiaino e ci sono anche le illustrazioni. Con me ha lavorato Miss Cia (grazie!).

E’ un libro sullo svezzamento?

Credo di sì, visto che ci sono ricette dai 6 mesi ai 3 anni, ma vorrei che fosse qualcosa di più. Non è un libro di verità assolute, non è il libro con cui i bambini "faranno la pappa" (perché non credo nelle strade uguali per tutti), è una possibilità tutta da costruire, e se fosse altrimenti non sarei io, non sarebbe il Cucchiaino e beh sarebbe pure un po’ noioso. Per ora non riesco ancora a capire se il "qualcosa in più" c’è o no, me lo direte.

Sono curioso, magari una copia me la posso pure regalare per la Befana

Direi di no. Il libro non è ancora finito. Terminati i testi, terminate le foto ora abbiamo un intero mese e due settimane di impaginazione prima della stampa. Spero di avere la mia copia per l’estate:-).

E ora la parte più interessante. Perché se ci sarà un libro merito è anche vostro che ci avete seguito fino a qui.

Come già detto nel libro ci sono quattro capitoli più uno. Nel quarto si parla di "lil loves" o piatti del cuore della pupa (l’ho detto no che non è un manuale da svezzamento supertradizionale, no?). Ed ecco qui entrate voi. 
Mi piacerebbe inserire tre piatti del cuore tutti vostri: quelli che avete creato coi vostri pupi, quelli che i vostri formati hanno amato e apprezzato. 

Tre per tre tappe diverse: dai 6 ai 9 mesi, dai 9 ai 12 mesi, dai 12 ai 24 mesi. 

Cosa devo fare per vedere la mia ricetta pubblicata nel libro?

Semplice, mandare il vostro (tuo e del tuo formato) piatto entro (il 7) 14 gennaio con ingredienti ed età, oltre a due righe per raccontarmi cosa ha significato per voi quella ricetta. Ricordo, emozione, il sapore della tua infanzia, un sacco di pazienza persa, etc…
Sceglierò tre ricette che naturalmente saranno cucinate, fotografate (e assaggiate dalla pupa) e poi finiranno nel libro.

Dimenticavo l’indirizzo per l’invio è info@ilcucchiainodialice.it! Se vi va diffondete su facebook, twitter, il vostro blog, raccontate alla vicina o ditelo alle amiche del parchetto. 

 

Ci sono post che non sai proprio come prendere, questo era uno di quelli:-). Wow, è quasi finito!

L’idea di un libro fino a due anni fa non era sulla mia strada, così come quella di un blog. Fatico ancora a capire come sia possibile che in un momento in cui pensavo di aver perso qualcosa, all’improvviso ho ritrovato tanto. Pensandoci bene, non fatico nemmeno troppo. A volte basta guardare chiaramente quello che hai davanti, osservare bene e aprire gli occhi. E i bambini, la mia pupa, hanno questa capacità pazzesca: di farti vedere le cose in maniera nuova, speciale e inaspettata. 

 

piesse: della serie torno presto, tra i regali di questo fine anno, è arrivato anche un invito, per Alice, la sottoscritta e Mr B. da Babbo Natale (quello vero che abita al Polo Nord). La cucina riaprirà se riuscirò a tornare in forma umana e non di ghiacciolo da cocktail grande formato.