Spaghetti spaziali e cavoli rapa

Potrei dire del tempo che corre troppo veloce (ma è vero, mica è una scusa) o dei troppi impegni arrivati tutti insieme (bene, mai lamentarsi del troppo lavoro:-)), oppure di qualche giorno sull’isola giusto per ricordarsi che alla fine anche se gli anni passano vale sempre la pena festeggiare. Potrei dire di tanto ma alla fine quando qualche minuto fa ho aperto il blog, rimandando la pausa pranzo, ho pensato che proprio, ma proprio non si poteva più guardare un post che brindava all’anno vecchio e a quello nuovo.

Quindi scrivo. Veloce, giusto per non perdere traccia dei nostri pasticciamenti nella vita che va più rapida ormai dei miei pensieri:-).

Parliamo di cavoli, di rape e di una ricetta da fare a quattro mani (che Alice si è divertita rendendosi utile alla causa familiare "metti il piatto in tavola":-)).

L’idea di partenza non è mia. Mesi fa avevo visto una foto dove il solito wustel veniva reinventato in una veste creativa: tagliato a fettine e infilzato con gli spaghetti. A prova di bambino, di quelli duri e puri che la fame non sanno bene cosa sia. 

Noi di wustel ne consumiamo pochi. Per Alice è un piatto che si collega con i monti, dell’Alto Adige soprattutto. 

Qauclhe settimana fa però andavo di fretta: nel frigorifero avevo ancora dei wustel e dei cavoli rapa acquistati a inizio dicembre durante un weekend a Zurigo, a trovare zii e cuginetti. Mi è venuta in mente quella foto. E ho messo Alice al lavoro. Un modo per stare insieme mentre preparavo la cena. Mamma e figlia (ormai sempre più brava, devo ammetterlo).

Ho tagliato i wustel a tocchetti e Alice ha spezzato degli spaghettini e li ha infilati nelle fette: parevano degli oggetti spaziali.

Dal primo esperimento ne sono nati altri (bisogno di dirlo?:-)) con tocchetti di prosciutto cotto tirolese e persino salmone (vedete qui). Il tutto mai semplicemente bollito ma inserito in basi di verdura passata. 

Col wustel, visto il contesto molto "germanico" ho abbinato dei cavoli rapa (in tedesco li chiamano Kohlrabi) acquistati al mercato Viaduckt di Zurigo, posto da segnarsi se siete da quelle parti: direi molto "svizzero" e interessante soprattutto per la location (un vero e proprio viadotto ferroviario) più che per il mercato stesso (ecco niente di paragonabile al Borough di Londra:-).

 

 

La ricetta.

Per smorzare il gusto da rapa ci ho aggiunto metà mela e una patata e ho utilizzato due o tre cucchiai di vellutata per Lea (10 mesi). Ottimo!

Ingredienti (per 3+ un bebè)

3 cavoli rapa

1 patata

1/2 mela

cipollotto

2 wustel tipo wiener o una fetta di prosciutto cotto tirolese (o Praga) tagliato a un cm di altezza

una manciata di spaghettini (circa 50 g)

olio extravergine d’oliva

sale, cumino

 

Procedimento

Pelate il cavolo rapa e la patata, sbucciate la mela. Tagliate tutto a tocchetti, lasciate stufare un cipollotto affettato sottilmente con un cucchiaio di olio extravergine e unite le verdure e la mela. Rabboccate con acqua tiepida e lasciate cuocere lentamente fino a quando risulteranno morbide. Passate al mixer. A questo punto io ho tolto un mestolo per Lea e ho aggiustato il resto con sale e un cucchiaio di cumino. 

Con Alice ho preparato gli spaghetti. Ho tagliato i wustel a tocchetti e li ho fatti saltare in padella per un minuto con un cucchiaio di olio. Li ho quindi ripresi, fatti raffreddare per qualche minuto. Abbiamo spezzato gli spaghettini (lunghezza di circa 3-4 cm) e li abbiamo infilati nei pezzi di wustel. 

Ho fatto cuocere gli spaghetti nella vellutata di rapa e srevite ben calda. 

Se è confit è superfast!

Quando sono diventata mamma la prima volta è stato, almeno all’inizio, come se niente potesse più essere come in passato. Ed effettivamente un po’ è così, anche se non spaventosamente vero come ti pare all’inizio. Lo capisci quando arriva un pupo e alle amiche, che indagano e ti chiedono, è impossibile spiegare fino a quando non ci sono dentro. Non è che non lo vuoi confessare, quasi fosse una loggia massonica e tu un adepto poco convinto, ma è che sarebbe del tutto inutile spiegare. Devi sperimentarlo. La cosa che più mi pesa e continua a mancarmi? La mancanza di tempo. La mancanza di solitudine. Poi c’è tutto il resto. Ovvio. L’arrivo di Lea non ha spostato molto i pesi, non fosse altro perché Alice è stata (ed è) una bambina estremamente "impegnativa" (e considerate che questo è un eufemismo:-)), mentre la seconda Miss è la pace fatta pupa.

Bene comunque il tempo scappa e io gli corro dietro. Anche a pranzo. Come dimostra la ricetta di oggi.

Sono nella fase "ci voglio mettere giusto 15 minuti o poco più", il resto lo fa il forno o il freezer. Non la sottoscritta. Sto sperimentando ricette di gran soddisfazione che mi permettono di non litigare troppo con gli altri (beh, Lui) e il tempo capriccioso.  Da tutta una variazione di cheesecake a primi a base di cous cous "cinque minuti cinque". 

Lo so, fa caldo e al forno sarebbe meglio fare una pernacchia o quasi. Ma a volte è molto meglio che spadellare e in questo caso bastano giusto 20-25 minuti per trasformare pomodorini e strisce giallo sole di peperone in un perfetto condimento estivo. E quel nome, confit, pare dire che avete preparato qualcosa di estremamente "chiccoso".

 

Per me che fatico spesso a rimediare il mio pranzo è diventata un’ottima soluzione veloce per mangiare tra un articolo da consegnare, una lavatrice da caricare scaricare e una pupa da alimentare. 

Per chi allatta diventa un piatto completo, non ci sono problemi particolari per il peperone se non di digestione (per chi ne ha già solitamente), in questo caso eliminate la pellicina esterna.

 

Ingredienti (per una mamma e una pupa di 4 anni e un pezzo che in quetsi giorni è a casetta)

120 g di spaghetti

1 peperone giallo

300 g di pomodorini

erbe miste (io ho usato timo limonato, basilico, menta)

olio extravergine d’oliva

ricotta salata

scorzetta di limone

sale e zucchero

 

Procedimento

Estremamente facile. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà, lavate il peperone e tagliatelo a striscioline. Disponete le verdure su carta da forno, conditele con le erbe tagliuzzate, un pizzico di zucchero, una spolverata di scorzetta di limone, aggiustate di sale e finite con un filo d’olio abbondante. Cuocete in forno a 160° (io uso lo statico) per 25-30 minuti. 

Preparate gli spaghetti, conditeli con le verdure e serviteli con della ricotta salata grattugiata.