Dolce all’arancia che profuma di Natale

Merry Christmas

 

In queste settimana sono completamente, decisamente e irrimediabilmente persa in una dimensione parallela che non è quella natalizia:-). Oggi sono a Mosca, domani a New York e dopodomani a Londra. E’ un nuovo progetto di lavoro che mi ha catapultato fuori dalla cucina, alimentando la mia seconda passione: viaggiare. Per il momento è ancora tutto on working, ma l’accenno spiega come mai l’ultimo post del blog raccontava di Halloween quando tutti stanno intonando “Jingle Bells” e “Silent Night”. Ieri mi sono detta “Keep calm e…”, dopotutto ieri ero a Londra, “…goditi il Natale” : ne è uscito un dolce che profuma di arancia e di Natale. (altro…)

Tortine segnaposto alle verdure e tacchino

tortine segnaposto 930 blog

Ho dieci minuti dieci. Le pupe giocano, il pupo dorme. Il sole sta già tramontando sulla linea dell’orizzonte di fronte alla finestra della cucina: le giornate sono quelle più corte dell’anno. Domani sarà la Vigilia, uno dei giorni dell’anno che amo di più. E’ il piacere dell’attesa, l’aria frizzante dell’inverno, e quel senso di magia che avvolge tutta la casa e i suoi abitanti. La sera, come da tradizione da quando siamo in due, abbiamo la nostra cena: intima, raccolta. Credo sia il momento di tutte le feste che preferisco: chiamatemi matta, ma il giorno di Natale per me ha già il sapore della domenica sera. Coi bambini ho iniziato ad attenderne la mattina con il loro risveglio e le grida di gioia per i doni lasciati da Santa Klaus. Ecco, sì, questo mi piace. Però la Vigilia mi continua a conquistare anno dopo anno, Natale dopo Natale. Trovo che assomigli tanto a quello che dà ogni giorno senso alla nostra vita.

Queste tortine sono nate pensando a un antipasto salato per la tavola di natale che potesse avere l’aspetto delizioso di un dolce, coperto da una farinatura bianca che assomigliasse alla neve.

La base è semplice, quasi rustica con tante verdure mescolate (che potete variare a seconda dei vostri gusti e della disponibilità della dispensa) a pezzetti sottili di tacchino.

La pasta che avvolge il ripieno è una brisé, veramente facile da preparare in casa: farina, acqua ghiacciata e burro.

Le tortine così piccole si possono utilizzare come graziosi segnaposto da sbocconcellare.

Buona Vigilia (e buon Natale)!

Ingredienti (per 6 tortine)

150 g di farina 00
50 g di farina integrale

50 g di farina di riso

90 ml di acqua ghiacciata

sale

120 g di burro

400 g di filetto di tacchino

1 cipollotto

1 spicchio di aglio

200 g di zucca a dadini

1 patata

1 carota

2 topinanbur

timo (o coriandolo per un sapore più esotico)

sale

olio extravergine d’oliva

farina di cocco

Come si fa

Preparate la pasta. Mescolate le farine con il burro a pezzetti e l’acqua ghiacciata, aggiungete un cucchiaino di sale. Lavorate la pasta fino a formare una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare per un’oretta in frigo.

Il ripieno. Fate appassire il cipollotto affettato sottilmente con lo spicchio di aglio e un paio di cucchiai di olio. Unite il tacchino a pezzetti leggermente infarinati e mescolate.

Aggiungete quindi le verdure: la zucca, la patata e i topinanbur a dadini, le carote a tocchetti piccoli. Bagnate con del brodo vegetale (o semplice acqua) e cuocete fino a quando le verdure cominceranno a risultare morbide. Aggiustate di sale, profumate con le foglioline di timo ( o coriandolo).

Riprendete la pasta, stendetela e rivestite dei piccoli stampi da tartellette, lasciando i bordi alti, bucherellate il fondo con una forchettina.
Riempite le tortine con il ripieno, quindi ritagliate un disco del diametro delle piccole tortiere, ritagliate l’interno con una formina che vi piace (alberello, stella etc…) e ricoprite le tortine.

Spennelate con del latte (io di soia) e cuocete in forno a 180° per circa 25 minuti.

Sfornate le tortine e spolveratele con la farina di cocco fine. Servite calde.

 

Quasi un montebianco ai cachi

apertura montebianco cachi 930 blog

Natale, è quasi domani e non me ne sono accorta. Beh, non è proprio così. I riti alla fine sono stati tutti rispettati: quest’anno addirittura un calendario doppio, con bustine disegnate e decorate dalle bimbe per riuscire ad accontentare il bisogno del biscotto quotidiano. Per un totale di circa ottanta biscotti sfornati.

Edo si diverte a decapitarne le teste degli angioletti (si issa sullo sgabello e afferra la testa dei biscotti dalle taschine del nostro calendario della Renna), ma questa è un’altra storia.

Non ho cucinato molto (al di là della sopravvivenza familiare, si intende), in compenso abbiamo creato angeli di paccheri e farfalle (sì, di pasta…), presepi nei vasetti delle conserve e lanterne equipaggiate di neve, ghirlande e cervi. Sì, non mi sono fatta mancare nulla.

Intanto ho lavorato, scritto, festeggiato gli anta di Lui (ehee?) e affidato ad Alice la preparazione di qualche ricetta tutta da sola (o quasi).

Prendiamo questo Montebianco ai cachi, semplice e bello, perfetto anche per le prossime feste. Noi, poi, veri appassionati di cachi (ci piacciono e siamo sempre alla ricerca delle posatine, lo abbiamo fatto e rifatto, dovendo smaltire le cassette di frutta.

La prima volta è stato un colpo di genio per avere un dessert che si potesse preparare in dieci minuti dieci. Ho messo insieme quello che avevo et voilà il montebianco express ai cachi. Alice mi ha aiutato e la volta dopo ha fatto da sola. E’ incredibile cosa i bambini possano fare da soli e, in una famiglia come la nostra (5!), ognuno deve fare la sua parte: ci stiamo lavorando e a poco a poco le cose migliorano, con tanta pazienza e qualche (uhm, tanti) “conto fino a dieci e poi bum”:-).

Bene. La ricetta. Potete utilizzare dei banali vasetti oppure tazzine da caffè o anche bicchieri da Manhattan, fate voi:-).

Per la base noi abbiamo adoperato degli amaretti sbriciolati, ma potretse anche preparare un crumble di farina, zucchero, frutta secca da passare in forno e sbriciolare sul fondo. 

Ingredienti (per 5 vasetti)

3 cachi maturi

una decina di amaretti

vaniglia in polvere (o stecca)

una decina di marron glacè

250 ml di panna

1 cucchiaio di zucchero a velo

2 cucchiai di yogurt naturale

Procedimento

Ricavate la polpa dai cachi, frullatela con un cucchiaino scarso di vaniglia. Sbriciolate gli amaretti e formate il fondo dei vasteti (o tazzine) circa due cm scarsi di altezza.

Versate la polpa frullata di frutta riempiendo i due terzi dei vasetti. Riducete i marron glacé a pezzetti e aggiungeteli sopra la mousse di cachi.

Montate la panna ben fradda con un cucchiaio di zucchero a velo. Amalgamate delicatamente due cucchiai di yogurt naturale senza smontare la panna.

Riempite una sac à poche con la panna e decorate la superficie.

A piacere potete spolverare la panna con cacao amaro o meringhette ben sbriciolate.

 

 

Rosso Natale!

merry xmas 2014 per blog

Non ci sono dubbi. L’aspetto che più amo del Natale è l’attesa. Coi suoi colori, bianco spruzzato di rosso. Quei 24 giorni che ci separano alla notte più speciale, in una Vigilia da condividere con coloro che più amiamo. Tutto il resto mi è sempre interessato poco e col tempo tendo a scrollarmelo di dosso (ecco, ansia da regalo anche no:-)).

Adoro il nostro albero, perché raccoglie nel suo candore (ebbene sì tutte decorazioni bianche:-)) gli anni della mia famiglia che cresce, i nostri viaggi e i nostri ricordi. Mi piace il rito ogni anno della stella di Natale (pure lei bianca:-)) e della lettera per Babbo Natale scritta da manine piccole e lasciata su un ramo per il passaggio dell’elfo.

Amo raccogliere i sogni, dei miei bambini, e perdermi nelle loro grida di gioia con le canzoncine natalizie che ormai scandiscono il loro ritorno a casa. La mia preferita? The little Drummer Boy. E la vostra?

In queste settimane ho sfornato parecchi biscotti riprendendo le classiche ricette della bisnonna austriaca (di Lui). E ho rifatto più volte una versione di dolce leggero e soffice che mi ha entusiasmato per la sua resa in velocità.

L’ultima volta ci ho aggiunto la meringa come copertura e tanti chicchi di melagrana.

Ecco a proposito di rosso qui da noi direi che la melagrana è il frutto più amato della stagione. Persino dal piccolo Lui che mangia un chicco alla volta spruzzandosi mani e faccia. Ho preso l’abitudine di preparare anche la spremuta a base di melagrana: basta adoperarla proprio come fosse un’arancia.

A me poi piace tanto aggiunta con noncuranza prima di portare in tavola l’insalata: belga, spicchi di kiwi, finocchio a julienne, semi vari e chicchi di melagrana (tanto che ho realizzato una ricetta qui).

E poi è rossa, e io ultimamente ho una vera e propria passione per il rosso!

Intanto la torta. Niente glutine, ma un mix di farine diverse: fecola, farina di riso e farina di tapioca (questa una new entry nella mia cucina da poco). Niente olio nè burro ma solo ricotta (o in alternativa mascarpone oppure ricotta+yogurt). E succo di limone con un cucchiaino di scorza.

Per la meringa, io ho passato in forno per qualche minuto, potete decidere anche di brunire e biscottare di più la meringa lasciandola cuocere del tempo maggiore in forno oppure semplicemnete di fiammeggiarla col cannello.

Piesse: per i pupi più piccoli, informazione di servizio. Abbiamo realizzato uno splendido servizio di Natale coi prodotti di Sauvinex (che io adoro per il loro design), trovate tre ricette in veste natalizia sul blog Il Club Mamme Felici.

 

La ricetta.

Ingredienti (per tante tortine o una torta da 20 cm di diametro)

3 uova

il succo di due limoni

un cucchiaio di scorza di limone

150 g di fecola di patate

100 g di farina di riso

70 g di farina di tapioca
1 bustina di lievito

250 g di ricotta (oppure 150 g di ricotta e 100 g di yogurt bianco)

90 g di zucchero

semi di vaniglia

 

melagrana

succo di melagrana

2 albumi a temperatura ambiente

150 g di zucchero semolato

50 ml di acqua

Procedimento

Separate i tuorli dagli albumi, montate questi ultimi a neve ben ferma e tenete da parte. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una crema. unite la ricotta, icorporandola per bene, quindi i semi di un paio di cm circa di stecca di vaniglia, il succo di limone (potete anche mescolarlo con qualche cucchiaino di succo di melagrana) e la scorza.

Setacciate le farine con il lievito e unitele poco alla volta all’impasto. Infine incorporate gli albumi, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

Riempite con l’impasto diversi pirottini oppure una tortiera leggermente unta da 20 cm di diametro.

Cuocete in forno preriscaldato a 185° per 25-30 minuti circa. Sfornate e alsciate raffreddare.

Preparate la meringa. Riscaldate l’acqua, portandola al bollore (100-110°), sciogliete lo zucchero. Montate gli albumi e incorporate lo sciroppo caldo, in maniera da pastorizzarli. Dovete ottenere un composto ben fermo, che quasi scriva.

Decorate la torta con la meringa a cucchiaio o con una siringa, potete quindi passare in forno per brunire la meringa ma anche servire la torta così candida, aggiungendo semplicemente i chicchi di melagrana.

Perché a dicembre.

biscotti e corona 01 disegnato

La stanchezza, il tempo che non c’è. E’ una combinazione complicata, spesso scomoda, per lo più faticosa. Che però ha dei piccoli vantaggi. Ti obbliga a fare delle scelte. Ad eliminare quello che non sta nelle tue mani, o che scopri alla fine scivolare via appena i tuoi occhi si spostano altrove. Cerco di concentrarmi: mi pongo domande continuamente, sottovoce, mentre faccio altro. E tento di capire come scrollarmi via tutto ciò che mi appesantisce, zavorre inutili, insospettabili che rubano attimi.

E’ un esercizio che forse dovremmo concederci più spesso. Osservare da fuori per vivere meglio dentro. Le cose che ci fanno felici, le persone che ci rendono leggere.

Oggi, siamo spesso intrappolati in liste, io per prima. Perché lavoro (e  mi piace), sono la mamma di tre bambini e ho un Lui col quale vorrei passare tanto tempo proprio come se fossi ancora la sua ex-ragazza. Sono tre punti, chiari ma a volte complicati.

Le giornate, lo so, sono fatte purtroppo di tante piccole cose che dobbiamo portare avanti: camminiamo, corriamo. Però, capisco sempre di più, che a volte sta a noi fare delle scelte. Per lo più è impossibile, ma ci sono casi in cui bisogna soffiare via.

Analizzo e ultimamente sottraggo per rendere più leggere le somme. L’altro giorno mi sono regalata un libro, per bambini: “Vorrei un tempo lento” e mi sono commossa leggendolo.

Domenica ho impastato i biscotti per il nostro calendario di dicembre con le bambine. Ci sono riti che risorgono ogni volta come una promessa. E i figli sono qua a ricordarcelo, a rendere le scelte a volte talmente semplici nella loro limpidezza. Basta guardare.

Ecco, giusto per dire che anche quest’anno ho scomodato il nostro calendario della renna, compagno di tanti “24” a Natale. Perché dicembre dopotutto è sempre un mese speciale, e l’attesa è più dolce se si consuma insieme, magari cantando e ballando proprio come quando eravamo bambini.

 

Le ricette. Ho mostrato ad Alice “Patisserie” di Felder e lei ha scelto da lì un paio di ricette da aggiungere alla mia per i biscotti (presa grosso modo dai Biscotti del Sor-riso da Il Cucchiaino libro, niente uova ma panna e farina di riso).

Abbiamo fatto un paio,  solo due, piccole modifiche perché avevamo dell’ottima farina di castagne che non ho resistito ad infilare nei biscotti.

Per il resto le due pupe ognuna a loro modo si sono divertite a pasticciare, impastare e creare: Alice, ormai una vera “sous chef”, con tanto di “mamma, leggo io e peso o mamma, prima di andare avanti sistemo quetso e quello e pulisco”, Lea da tenere a vista perché l’impasto rischiava di scomparire a piccoli pezzi nella sua bocca.

Vi lascio entrambe le ricette. Dei biscotti e della corona per decorare (porta e tavola) o da mangiare.

 

Ingredienti (per tanti biscotti)

150 g di farina 00

50 g di farina di castagne (noi marroni)

1 cucchiaino di cacao amaro

1 cucchiaino di cannella

100 g di burro a temperatura ambiente

90 g di zucchero

1 cucchiaino di lievito per dolci

1 uovo

1 cucchiaio di latte

Per la decorazione

zucchero grezzo

acqua

 

1 albume

zucchero a velo (circa 150 g)

gocce di limone

 

Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero fino a ottenere una crema. Aggiungete l’uovo e il cucchiaio di latte. Quindi le farine, il lievito, il cacao e la cannella setacciati. Avvolgete l’impasto ottenuto nella pellicola e mettete in frigo a riposare per un’oretta.

Riprendete l’impasto e stendetelo a un’altezza di circa 4 mm. Ritagliate i biscotti e se volete appenderli praticate un piccolo foro all’interno.

Spennellate i biscotti con acqua e passateli nello zuccheor grezzo.

Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 10-15 minuti.

Preparate la glassa in questo modo: montate a neve ben ferma l’albume, aggiungetene una parte allo zucchero a velo insieme a qualche goccia di limone. Dovete ottenere una consistenza liscia, uniforme, non troppo liquida per potrela usare per decorare.

Decorate i biscotti a vostro piacere.

 

 

La corona profumata (ma veramente superprofumata!)

Ingredienti

300 g di farina Manitoba

200 g di farina integrale

100 g di zucchero

100 g di burro

5 cl di rum

1 cucchiaino di sale

la scorza grattugiata di un’arancia

la scorza grattugiata di un limone

5 cl di acqua di fiori d’arancio

1 bustina di lievito madre

2 uova

frutta candita (noi frutti rossi)

 

1 tuorlo d’uovo per spennellare

 

Sciogliete il burro con lo zucchero, il rum, il sale, le scorze a fuoco lento. Togliete dal fuoco e unite l’acqua di fiori d’arancio. Fate raffreddare.

Setacciate le farine, aggiungete il lievito e le uova. Mescolate e versate lo sciroppo tiepido. Lavorate l’impasto fino a ottenere una palla omogenea, nella quale aggiungere la frutta candita.

Mettete a lievitare in luogo tiepido per un paio d’ore. Riprendete l’impasto e formate un salsiciotto lungo circa 50-60 cm. Aiutatevi con una forma rotonda creare una corona, unite le estremità e rimettete a lievitare per un’altra ora.

Spennellate infine la corona con il turolo d’uovo leggermente sbattuto. Con un paio di forbici praticate delle incisioni una dopo l’altra nella parte superiore.

fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti, quindi abbassate a 180° per altri 15-20 minuti.