Facciamo merenda!

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La copertina è qui a fianco ormai da qualche giorno. Il mio terzo libro. Si ispira a un grido, quello dell’infanzia: il mio, il tuo, il vostro e quello della nonna. Facciamo Merenda!
Un terzo libro, impensabile solo tre anni fa (un po’ come i miei tre figli:-)). Esce oggi e presto sarà nelle mani, cucine di qualcun altro (speriamo molti!).
E’ un libro totalmente diverso dai precedenti, nato dalla proposta del mio editore, Carlo Gallucci. Immaginate qualcosa del tipo: “Perché non scrivi di merende? Quelle di una volta, quelle sane e gustose che fanno tornare bambini”. E la sottoscritta a stupirsi di non averci pensato prima.

Ogni libro, proprio come ogni figlio, ha una storia completamente diversa.

Inutile fare confronti.

Facciamo merenda! è un “taccuino” più che un libro, i bordi stondati, le pagine quasi ruvide, il formato ridotto e maneggevole, le illustrazioni di Miss Cia ad aprire ogni nuovo capitolo.
Ho ideato le ricette tornando indietro nel tempo: alla mia infanzia con le sue giornate dilatate in tempi infiniti, a quella degli amici, all’infanzia della mia nonna quando si faceva merenda con pane, burro e zucchero.
Al contempo ho creato ricette pensando ai miei figli, ai miei giorni che sfuggono sempre tra le dita e al nostro stare insieme: ad Alice con la sua cartella da riempire anche per l’intervallo, ai nostri picnic dell’ultimo minuto al parco o in riva al mare, alle feste con gli amici.

Ne sono nati quattro capitoli che ripartiscono il libro: La merenda dell’ABC, Nel cestino e sulla sabbia, C’era una volta… pane, burro e zucchero e Buon compleanno a me, e anche a te!.

Quattro capitoli che contengono idee per la scuola, per i momenti da trascorrere

all’aria aperta, i pomeriggi di rientro a casa e le feste, anche quelle più improvvisate con gli amici.

Ci sono tante ricette che traducono i riti di una volta nelle parole di oggi: dal pane e salame al pane, burro e zucchero, dalla crema di nocciole ai maritozzi della mia nonna, ragazzina a Roma.

Le ricette sono state cucinate, fotografate e ampiamente assaggiate nella mia cucina, tra una Lea scatenata,  un’Alice di ritorno da scuola (ecco, lei ha ampiamente usufruito di merende per tutti i gusti per qualche settimana, stupendo compagni e maestra) e…

 

un’Edo assonato, dopo poppata.

Tra le pagine si respira la gioia e la spensieratezza dell’infanzia, di quel grido di gioia che sento oggi risuonare nei miei bambini: Facciamo merenda!.

Ecco Facciamo merenda! non è un manuale come lo può essere Il Cucchiaino e nemmeno una guida da cucina con tanti consigli per tutta la famiglia come La Forchettina. E’ un compagno di banco da condividere con i proprio bambini, perché la merenda è un rito da consumare (e preparare) insieme e un modo per comunicare. “Una sorta di carezza, leggera e spensierata, per stare vicino” a chi amiamo anche quando non ci siamo.

Qualche info in più.

Chi ci ha lavorato?

I soliti noti:-). Oltre alla sottoscritta, Miss Cia (alias Cevì, alias Cecilia Viganò) che ha fotografato e illustrato Facciamo merenda!
Suo il merito di aver reso questo libro qualcosa di completamente diverso dagli altri: incatevoli i tre personaggi nati dalla sua matita, Oscar, Clio e Ugo che giocano lievi di pagina in pagina.

Ci sono poi il supergrafico, Edoardo Biasini che ha come sempre tradotto quello che avevo in mente in font, carta e impaginazione e Ada, la mia editor e molto di più: è lei che mette ordine in tutti i nostri progetti:-)

Infine l’editore, Carlo Gallucci, che ha firmato l’edizione anche di questo terzo libro.

Da aggiungere la dott.ssa Claudia Carletti, che ho conosciuto nel corso di un’intervista e ho coinvolto in Facciamo merenda!: sua la prefazione.

 

Che cos’è in poche parole.

Facciamo merenda! 60 ricette e suggerimenti, suddivisi in quattro capitoli, tutti fotografati, molti illustrati con tre personaggi buffi e leggeri: Oscar, Ugo e Clio.

Per chi vuole affondare nei ricordi, preparare in pochi minuti se necessario merende sane e gustose.

Un pratico “Oggi vado…”, ispirato ai tempi musicali, vi aiuta a scegliere la ricetta che fa per voi.

 

Dove, come e quanto.

Dal 18 di settembre Facciamo merenda! è in tutte le librerie, ma proprio tutte, grandi e piccole ma anche on line: per chi volesse risparmiare sulle spese di spedizione e avere da subito uno sconto (del 15%), consiglio l’acquisto facile e veloce sul sito della mia casa editrice, Gallucci Editore. Tempi di consegna? Massimo il sonno di due notti.

60 ricette, per 113 pagine a 16,90 euro.

 

Grazie! 

A tutti i miei compagni di merende, grandi e piccini, alla mia mamma (che senza di lei mica avevo tutto quel tempo di cucinare:-)) e alla mia nonna (colpa sua se la merenda della mia infanzia è quella che trovate a pagina 112).

 

E una dedica

A Edo, piccolo Lui in miniatura: Neve che canta fiore rosso ciliegia – il cuore ride.

 

Cuore, fiore, cuore… tris!

E’ un periodo strano. Sto cercando di sgombrare il più possibile il territorio da lavori (ritrovandomi a cucinare e scrivere per luglio nel mese più invernale che ci sia) e rasento voglia ridotta al minimo di occuparmi di quello che ancora rimane. Mi era capitato anche l’altra volta, alcuni la chiamano "preparazione del nido" e sarà che l’idea esiste e ha pure l’onore del nome, io ci sguazzo distratta e concentrata più su mini tutine e golfini e riorganizzazione dell’armadio total white di Alice da spartire per due. La cosa pazzesca? Mi dà soddisfazione sistemare, dividere e ovviamente tuffarmi nel mini shopping.  

E beh la cucina diventa un passatempo lieve, da utlizzare come tavola per un gioco.

Alzi la mano chi non ha mai giocato a tris. Io ricordo da bambina quei foglietti scarabocchiati, nove caselle e quattro linee che ti facevano passare sfide a due con poco o nulla. Il problema è che per vincere o partivi per primo e conoscevi la giusta strategia (la conoscete?:-)) oppure finivi per perdere o pareggiare. 

Però in mancanza di altro aveva la sua dignità, un po’ come sasso, forbice o carta o strega comanda color. 

La cosa soprendente è che da piccoli, piccoli si è assolutamente presi anche da questi giochi fatti di nulla.  Per la cronaca, personalmente, siamo stati salvati da "io vedo una cosa che voi non vedete ed è di color" o "proviamo a contare fino a 60" e persino il gioco del silenzio (uhm, Alice perde sempre prorpio come me da bambina…) in diversi momenti di crisi on the road.

 

Ecco, quindi "long live" al gioco del tris anche nell’era di Timbuktu🙂 

 

Per la ricetta ho preparato una base di crostata classica abbinata ad una colorata di giallo pallido per via della zucca aggiunta nell’impasto. Ho giocato poi con due marmellate: una all’arancia rossa acquistata, e una al limone fatta all’ultimo momento in casa non avendone sottomano un’altra agli agrumi.

Ho pelato i limoni al vivo (500 g bio), ricavato la polpa, aggiunto della scorzetta (un paio di cucchiaini) e zucchero (stesso peso di polpa leggermente rfullata o tagliata sottili sottile e scorzetta finali) e cucinato, unendo dell’agar agar (1 cucchiaino), per una mezz’ora. Il risultato una marmellata a metà strada con una gelatina. Buona e soprattutto perfetto l’accostamento "cromosaporifero" per una "agrumi addicted" come la sottoscritta:-)

 

Ovviamente poi abbiamo scelto i due segnalini per giocare: cuore per la pupa, fiore per me. Naturale farne in quantità considerato che qualcuno finiva sulla crostata, altri al morso senza tante cerimonie.

 

Per la crostata ho usato in parte una base senza uovo, avanzata dalla copertura di un pie alle mele che stavo preparando. La forma è stata penalizzata dalla mancanza di una tortiera quadra o rettangolare delle giuste dimensioni, me la sono cavata, ammetto, ammetto, adattando una teglia rettangolare con della carta da forno (ok, da cuochi della domenica o quasi:-)). 

 

Et voilà, il nostro tris! 

Ingredienti

La prima base (per crostata e biscotti)
200 g di farina
80 g di burro

70 g di zucchero
un paio di cucchiai circa di acqua fredda
pizzico di sale e vaniglia



La seconda base (per rifiniture giallino e biscotti)

100 gr di farina
50 g di polpa di zucca lessata, schiacciata e passata al setaccio

50 g di farina di riso
50 g di burro
50 g di zucchero

1 tuorlo

 

Marmellata di due colori (ad esempio arancia o mandarino e limoni)

 

Procedimento

Mescolate lo zucchero col burro a temperatura ambiente, aggiungere la farina e l’acqua, il pizzico di sale e la vaniglia in polvere o liquida. Impastare fino a ottenere una palla uniforme e morbida.

Avvolgere nella pellicola e lasciare riposare in frigo per 30 minuti.

 

Mescolare lo zucchero con il burro, unire il tuorlo e quindi la polpa di zucca.  Amalgamare per bene e unire le due farine, Una volta ottenuta una palla bella morbida mettere anche questa a riposare, nella pellicola, per 30 minuti in frigo.

Riprendere il primo impasto e stendete a un cm circa con bordi di 1,5 cm circa. Dovete ottenere un quadrato o rettangolo giusto per disegnarci poi la base di un tris, ponetelo su carta da forno nella teglia. Bucherellate con una forchetta qua e là sul fondo.

Con la pasta avanzata, in parte, ricavate dei biscotti della forma preferita. Il primo segnalino. 

Prendete il secondo impasto: in parte stendete e ritagliate altri biscotti, di forma diversa, in parte formate dei piccoli salsicciotti da arrotolare con gli avanzi del primo impasto. Questi sono i divisori per il vostro tris.

 

Cuocete in forno per 20-25 minuti la crostata a 175°, quindi decorate con le marmellate (potete anche ripassare qualche minuto in  forno mentre cuociono i biscotti per caramellare di più la marmellata). Cuocete i biscotti per 10 minuti sempre a 175°.

E ora via col gioco!