La torta cachi e cioccolato

torta cioccolato e cachi

E’ autunno. Pieno e multicolor. Ora sì. Il tepore delle coperte ha cominciato a giocare a nascondino col freddo di fuori e quel cielo che ormai si fatica a trovare, tanto è bigio e grigio.

L’autunno ha fatto capolino in cucina, silenziosamente mentre per settimane sembrava ancora fine estate: ho cucinato a più riprese zuppe e vellutate che nei colori ricordano le foglie che ridacchiano sotto i nostri piedi. Crick, crock.

Le bambine (ma direi pure il piccolo Lui) hanno abbracciato cantando la nuova stagione: Alice e Lea hanno fatto a gara a sgranare i fagioli (e devo dire che questo è un ottimo sistema per trovarsi un chilo e più di borlotti belli e pronti senza fare nulla:-)), la sottoscritta ha comprato e ricomprato le castagne promettendo a tutti un montebianco e una zuppa, sono arrivate le prime zucche compresa quella per la notte del 31. E come ogni ottobre comanda (e compleanno di Alice) i cachi hanno segnato il passaggio dall’estate all’autunno.

I cachi. Alice ogni anno pone la stessa domanda, una sorta di piacevole riconferma: “Mamma al mio compleanno arrivano i cachi?”. Per lei, ecco complenano significa anche arrivo dei cachi. Con tutto il loro carico di arancione e la promessa di posatine nei semi.

Devo dire che quest’anno di semi non ne abbiamo ancora trovati (nonostante vi assicuro di cachi qui ne abbiamo consumati a cassette).

La passione cachi infatti ha trovato nuovi adepti, finendo pure nei piattini a colazione! Edo compreso:-)

Io non ho resistito e come mio solito mi sono data alle declinazioni. Dolci e salate.

Oggi vi presento la dolce. In realtà si tratta di una reinterpretazione di una torta facile, facile, tipica della mia zona che due anni fa è finita pure nel mio secondo libro, La Forchettina, come La torta dell’elfo. Perché il segreto sta tutto nel riposo notturno di pane, latte, cacao e biscotti e in quelle manine, piccole, piccole dell’elfo che arrivano ad ammorbidere e amalgamare.

In questa versione ho aggiunto i cachi (ma ci ho provato anche con mele e pere). Ci è talmente piaciuta che l’ho rifatta di fila per tre settimane e ogni volta mi dicevo che sarebbe durata almeno lo spazio di due giorni, considerata l’assuefazione. Nulla. Che vi devo dire qui piace ma piace proprio.

 

Dimenticavo. Nel mentre una pupa è diventata più grande: è ufficiale, ormai ci vogliono proprio due mani per contare i suoi splendidi 7 anni.

Quest’anno è stato tutto un po’ diverso, con il compleanno festeggiato in riva all’ultimo mare di stagione.

Insieme, io e lei abbiamo preparato dei biscotti, Frozen style (che qui l’Aliciotta adora Elsa, la sorella grande proprio come lei) da portare a scuola: ogni biscotto nella sua bustina, tutte rigorosamente nominate dalla pupa.

 

La ricetta della torta. Questo è un dolce che si fa un po’ ad occhio, a seconda delle vostre preferenze, più o meno cioccolato, più o meno morbida ( e degli avanzi disponibili:-)).

piesse: informazione di servizio. Sabato 8 novembre, ore 16.30, prima presentazione di Facciamo merenda! presso la libreria Librogiocando di Monza, via Vittorio Emanuele 13.

Ci sarà un laboratorio di disegno e colori per i più piccoli (della serie con Miss Cia potranno creare i loro compagni di merenda).  E’ un piacere essere ancora una volta loro ospiti.

Per partecipare scrivete a: postmaster@librogiocando.it

Ingredienti (per una torta di diametro di circa 26 cm)

300 g di amaretti

300 g di biscotti secchi

200-300 g di pane secco

2-3 cucchiai di farina (io ho usato un mix di farro e riso)

100 g di cacao amaro

circa 1 l tiepido  di latte

1 uovo

1 cucchiaio di olio di oliva delicato

la polpa di due cachi

100 g di cioccolato fondente (io un extra 75%)
un cucchiaino di lievito

un pizzico di sale

2 cucchiai di zucchero di canna

mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere

50 g di pistacchi non salati

 

Procedimento

Prendete una ciotala bella capiente. Versate dentro amaretti e biscotti, con un cucchiaio di legno frantumateli (sfogando le tensioni della giornata, che questa torta è terapeutica prima e dopo!), aggiungete il pane a tocchetti e il cacao amaro. Infine bagnate a filo con il latte tiepido: mescolate nuovamente. Coprite con un panno e dimenticatevene fino al giorno successivo: ci penserà l’elfo ad ammorbidere tutto per bene (le mie pupe vanno matte per questa fase “notturna”).

Il giorno dopo, riprendete l’impasto, aggiungete l’uovo, la farina (più o meno a seconda della consistenza più o meno morbida che volete ottenere), lo zucchero, la vaniglia, il cioccolato sciolto a bagnomaria, metà dei pistacchi frantumati, il pizzico di sale, la polpa dei cachi e il lievito.

Ungete una teglia con l’olio, versate l’impasto e decorate la superficie con i pistacchi interi.

Cuocete in forno a 175° per circa 40 minuti.

 

La Forchettina vola e va!

La Forchettina corre, corre e mai si ferma, mentre la sottoscritta sta cercando di ritagliarsi tempi lenti ma ancora non ha centrato l’alta aspirazione del momento. Il risultato? Fra poco più di un mese arriva un pupetto ma qui siamo ancora molto impreparati. Dalla cameretta al corredo a tutta quella serie di riti che con le pupe erano stati coscientemente onorati. A mia discolpa, al di là del lavoro che pare non arrestarsi, gli ultimi strascici del trasloco e assestamenti nella casa nuova, che vedranno una concentrazione di persone (e polvere) occupare il nostro salotto lunedì (l’ho già detto che odio il lunedì, no?): io non ci sarò, causa lavoro, e questa dopotutto può rivelarsi una fortuna.

Intanto La Forchettina è quella che se la cava meglio. Si è messa un bel paio di ali che le invio oltremodo in questo periodo in cui pur facendo tanto, forse troppo, mi sento ferma, statica. 

Negli ultimi giorni tutte le uscite de La Forchettina sono state diligentemente passate su Facebook (a proposito ci trovate qui e se non volete perdere proprio nulla basta dire "Mi Piace":-)), in attesa che trovi il tempo di aggiornare la rassegna stampa sul blog (sigh…). Come la gallery che ci ha dedicato D di Repubblica. Ovvio che son soddisfazioni, che questo secondo "figlio" mi piace proprio un sacco!

 

Appuntamenti. Della serie la Forchettina vola e va.

Dopo aver impastato i biscotti per il calendario dell’avvento delle pupe (sto perdendo colpi ma a certi riti qui è impossibile sottrarsi!), domenica 1 dicembre, alle 17, La Forchettina sarà ospite di Librogiocando a Monza: si chiacchiererà e i più piccoli saranno coinvolti in un laboratorio creativo. 

Secondo appuntamento da segnarsi in agenda per i romani. 

Sabato 7 dicembre, in occasione della Fiera Più Libri Più Liberi,  sarò ospite di Eataly Roma per un laboratorio gratuito di cucina dedicato ai bambini: impasteremo insieme i biscotti di Natale (tutte le info  qui)

 

Terzo appuntamento? Uhm, decorazione del nostro albero di Natale con sottofondo di White Christmas domenica 8 a casetta nostra!

La Forchettina!

E’ bellissimo. Ed è proprio quello che volevo raccontare, comunicare, trasmettere. Sfogliarlo mi emoziona. Mi fa sorridere. E parla di me, di noi. Della mia famiglia che cresce. Che mi circonda, sostiene, abbraccia. Capace di non farmi sentire sola, di riempire la cucina di casa di risate, sensazioni, profumi. Ecco, vi presento La Forchettina. Il mio secondo libro da oggi in tutte le librerie (uhm, sì è uscito prima!). 

Qualcuno l’ha già definito il naturale proseguimento de Il Cucchiaino, il fratello maggiore. Forse è così. Forse è anche qualcosa di altro, diverso, come è stato differente il periodo in cui è nato e cresciuto. 

In breve:-)

 

Chi ci ha lavorato?

La sottoscritta (con pupe e Lui al seguito), Miss Cia, in grado di tradurre in immagini e foto le mie parole in maniera "commovente" (grazie!), Edo (il webguru, che ha curato nuovamente la grafica), Ada (l’editor che tutti sognano di avere al proprio fianco).

E ovviamente tutta la redazione del mio editore, Carlo Gallucci, che ha scommesso nuovamente su di noi:-)



Come è fatto?

Sei capitoli, un centinaio di ricette, tutte rigorasamente fotografate e spesso illustrate, per cucinare coi bambini per tutta la famiglia.

Tutti i capitoli sono caratterizzati dalla presenza di una ricetta interamente illustrata nel procedimento.

Ogni capitolo è dedicato a tematiche diverse: il primo con qualche consiglio per costruire la propria dispensa ideale e un menù settimanale (salva pranzo e cena e magari anche colazione!), il secondo rivolto a chi ha intollerenze reali e virtuali (come dire qui ci sta chi non può avvicinarsi a glutine e latticini ma anche a chi inorridisce davanti alle verdure).
Nel terzo si parla di "Giramondo" (e considerata la mia passione per trolley e itinerari on the road non vi stupirete) con ricette che si ispirano a ingredienti e procedimenti di mondi altri.

Nel quarto ho sfogato la mia passione per storie e fiabe (inventate di snaa pianta dalla sottoscritta) che diventano lo spunto per creare in cucina (a proposito in un paio di casi sono state scritte a due teste con Alice). 

Non mancano le ricette per feste&co nel capitolo 5 ("Principi e Piratesse") dove abbiamo addirittura improvvisato una festa di non compleanno (sotto Miss Cia fotografata al lavoro!).


Infine il sesto capitolo che, come già sapevate per via della raccolta ricette, è "Cucino con papà": ricette di Lui e tre contributi speciali, due di lettori, uno dello chef-papà Gianfranco Morelli.

 

Quando, dove e come?

Ci abbiamo lavorato a partire dall’inizio primavera, abbiamo cucinato e fotografato tra il prima e dopo Barcellona, ho scritto durante il mese in Spagna, mentre Miss Cia rielaborava foto e preparava i disegni. 

E l’ultimo scatto, quello della copertina, è stato fatto a fine agosto nella mia nuova casa. Mentre la vecchia, cucina compresa, ha ospitato tutto il resto:-)

Giochi durante il set e pasticciamenti miei!



Perché La Forchettina?

E’ il naturale strumento che i bambini (oltre le mani:-)) utilizzano per mangiare dopo Il Cucchiaino. E’ stato da subito il mio titolo. Grazie alla nonna delle pupe, che ora è in cielo: sua l’idea, ormai tre anni fa, scherzando sull’arrivo di un secondo figlio/libro.

 

Mi piace. Lo voglio.

160 pagine, 19,50 euriii per tante, tante ricette, foto, disegni e momenti da condividere.

Lo potete acquistare in tutte le librerie, quelle grandi e piccole, quelle dell’amico, oppure on line sui soliti noti. Per chi volesse risparmiare sulle spese di spedizione e avere da subito uno sconto (del 15%), consiglio l’acquisto facile e veloce sul sito della mia casa editrice, Gallucci Editore. Tempi di consegna? Massimo il sonno di due notti.

 

Grazie a…

Ovviamente a tutti coloro che hanno reso possibile questo secondo "regalo" e a tutti voi che ci seguite ormai da anni:-). Grazie alla mia famiglia, Lui e le pupe, che hanno camminato con me in un periodo non facile della mia vita. 

E grazie al libro che mi ha sostenuto e occupato la testa quando la strada ha fatto curve inaspettate negli ultimi mesi.