Polpette ai broccoli viola

Polpette Broccoli spinacino-9

 

 

 

 

 

 

 

Viola, viola e ancora viola: di cavoli, e dei loro cugini, e di carote. Perché il viola fa bene, rende forti e in buona salute, giovane e … felici. Almeno la Lea di casa, che preferisce il cavolo declinato in viola. E fu così che nacquero le polpette di broccoli viola.

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Dolce all’arancia che profuma di Natale

Merry Christmas

 

In queste settimana sono completamente, decisamente e irrimediabilmente persa in una dimensione parallela che non è quella natalizia:-). Oggi sono a Mosca, domani a New York e dopodomani a Londra. E’ un nuovo progetto di lavoro che mi ha catapultato fuori dalla cucina, alimentando la mia seconda passione: viaggiare. Per il momento è ancora tutto on working, ma l’accenno spiega come mai l’ultimo post del blog raccontava di Halloween quando tutti stanno intonando “Jingle Bells” e “Silent Night”. Ieri mi sono detta “Keep calm e…”, dopotutto ieri ero a Londra, “…goditi il Natale” : ne è uscito un dolce che profuma di arancia e di Natale. (altro…)

Halloween: zuppa o dolcetto?

Ha l’oro in tasca, il rosso nelle mani e il giallo tiepido nella luce, perché l’autunno è una seconda primavera. Una primavera più tiepida, più saggia, meno sfacciata per via di quel sonno invernale alle porte. Eppure immergersi nell’esplosione di colori spazza via qualsiasi tentazione di tristezza.
Anche la cucina si veste di nuovo e mai, come in questa stagione, riempire il piatto diventa un gesto d’amore e di conforto, per se stessi e gli altri. Oggi poi è il 31, la notte di Halloween si avvicina: “zuppa o dolcetto?” cantano in cucina.

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Fidanzati con peperoni confit, crumble di pane e pistacchi e pesto aromatico

Fidanzati ai peperoni confit, crumble di pane e pistacchi e pesto di erbe aromatiche

Il venerdì è diventato un giorno diverso. Un po’ speciale. C’è l’esercizio della gratitudine. Quello che mi fa rammentare le cinque cose per cui dire grazie quella settimana. Mi aiuta a non dare nulla per scontato ma soprattutto a volere bene alla mia vita, riconciliandomi con la mia insoddisfazione cronica. E c’è il pranzo, non più veloce e consumato davanti allo schermo del Mac perché torna a casa Alice. Quindi cucino. Un esempio? I fidanzati con peperoni confit, un crumble di pane e pistacchi e un pesto messo insieme inserendo nel mortaio erbe aromatiche del terrazzo in ordine sparso.

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Tortine segnaposto alle verdure e tacchino

tortine segnaposto 930 blog

Ho dieci minuti dieci. Le pupe giocano, il pupo dorme. Il sole sta già tramontando sulla linea dell’orizzonte di fronte alla finestra della cucina: le giornate sono quelle più corte dell’anno. Domani sarà la Vigilia, uno dei giorni dell’anno che amo di più. E’ il piacere dell’attesa, l’aria frizzante dell’inverno, e quel senso di magia che avvolge tutta la casa e i suoi abitanti. La sera, come da tradizione da quando siamo in due, abbiamo la nostra cena: intima, raccolta. Credo sia il momento di tutte le feste che preferisco: chiamatemi matta, ma il giorno di Natale per me ha già il sapore della domenica sera. Coi bambini ho iniziato ad attenderne la mattina con il loro risveglio e le grida di gioia per i doni lasciati da Santa Klaus. Ecco, sì, questo mi piace. Però la Vigilia mi continua a conquistare anno dopo anno, Natale dopo Natale. Trovo che assomigli tanto a quello che dà ogni giorno senso alla nostra vita.

Queste tortine sono nate pensando a un antipasto salato per la tavola di natale che potesse avere l’aspetto delizioso di un dolce, coperto da una farinatura bianca che assomigliasse alla neve.

La base è semplice, quasi rustica con tante verdure mescolate (che potete variare a seconda dei vostri gusti e della disponibilità della dispensa) a pezzetti sottili di tacchino.

La pasta che avvolge il ripieno è una brisé, veramente facile da preparare in casa: farina, acqua ghiacciata e burro.

Le tortine così piccole si possono utilizzare come graziosi segnaposto da sbocconcellare.

Buona Vigilia (e buon Natale)!

Ingredienti (per 6 tortine)

150 g di farina 00
50 g di farina integrale

50 g di farina di riso

90 ml di acqua ghiacciata

sale

120 g di burro

400 g di filetto di tacchino

1 cipollotto

1 spicchio di aglio

200 g di zucca a dadini

1 patata

1 carota

2 topinanbur

timo (o coriandolo per un sapore più esotico)

sale

olio extravergine d’oliva

farina di cocco

Come si fa

Preparate la pasta. Mescolate le farine con il burro a pezzetti e l’acqua ghiacciata, aggiungete un cucchiaino di sale. Lavorate la pasta fino a formare una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare per un’oretta in frigo.

Il ripieno. Fate appassire il cipollotto affettato sottilmente con lo spicchio di aglio e un paio di cucchiai di olio. Unite il tacchino a pezzetti leggermente infarinati e mescolate.

Aggiungete quindi le verdure: la zucca, la patata e i topinanbur a dadini, le carote a tocchetti piccoli. Bagnate con del brodo vegetale (o semplice acqua) e cuocete fino a quando le verdure cominceranno a risultare morbide. Aggiustate di sale, profumate con le foglioline di timo ( o coriandolo).

Riprendete la pasta, stendetela e rivestite dei piccoli stampi da tartellette, lasciando i bordi alti, bucherellate il fondo con una forchettina.
Riempite le tortine con il ripieno, quindi ritagliate un disco del diametro delle piccole tortiere, ritagliate l’interno con una formina che vi piace (alberello, stella etc…) e ricoprite le tortine.

Spennelate con del latte (io di soia) e cuocete in forno a 180° per circa 25 minuti.

Sfornate le tortine e spolveratele con la farina di cocco fine. Servite calde.

 

Quasi un montebianco ai cachi

apertura montebianco cachi 930 blog

Natale, è quasi domani e non me ne sono accorta. Beh, non è proprio così. I riti alla fine sono stati tutti rispettati: quest’anno addirittura un calendario doppio, con bustine disegnate e decorate dalle bimbe per riuscire ad accontentare il bisogno del biscotto quotidiano. Per un totale di circa ottanta biscotti sfornati.

Edo si diverte a decapitarne le teste degli angioletti (si issa sullo sgabello e afferra la testa dei biscotti dalle taschine del nostro calendario della Renna), ma questa è un’altra storia.

Non ho cucinato molto (al di là della sopravvivenza familiare, si intende), in compenso abbiamo creato angeli di paccheri e farfalle (sì, di pasta…), presepi nei vasetti delle conserve e lanterne equipaggiate di neve, ghirlande e cervi. Sì, non mi sono fatta mancare nulla.

Intanto ho lavorato, scritto, festeggiato gli anta di Lui (ehee?) e affidato ad Alice la preparazione di qualche ricetta tutta da sola (o quasi).

Prendiamo questo Montebianco ai cachi, semplice e bello, perfetto anche per le prossime feste. Noi, poi, veri appassionati di cachi (ci piacciono e siamo sempre alla ricerca delle posatine, lo abbiamo fatto e rifatto, dovendo smaltire le cassette di frutta.

La prima volta è stato un colpo di genio per avere un dessert che si potesse preparare in dieci minuti dieci. Ho messo insieme quello che avevo et voilà il montebianco express ai cachi. Alice mi ha aiutato e la volta dopo ha fatto da sola. E’ incredibile cosa i bambini possano fare da soli e, in una famiglia come la nostra (5!), ognuno deve fare la sua parte: ci stiamo lavorando e a poco a poco le cose migliorano, con tanta pazienza e qualche (uhm, tanti) “conto fino a dieci e poi bum”:-).

Bene. La ricetta. Potete utilizzare dei banali vasetti oppure tazzine da caffè o anche bicchieri da Manhattan, fate voi:-).

Per la base noi abbiamo adoperato degli amaretti sbriciolati, ma potretse anche preparare un crumble di farina, zucchero, frutta secca da passare in forno e sbriciolare sul fondo. 

Ingredienti (per 5 vasetti)

3 cachi maturi

una decina di amaretti

vaniglia in polvere (o stecca)

una decina di marron glacè

250 ml di panna

1 cucchiaio di zucchero a velo

2 cucchiai di yogurt naturale

Procedimento

Ricavate la polpa dai cachi, frullatela con un cucchiaino scarso di vaniglia. Sbriciolate gli amaretti e formate il fondo dei vasteti (o tazzine) circa due cm scarsi di altezza.

Versate la polpa frullata di frutta riempiendo i due terzi dei vasetti. Riducete i marron glacé a pezzetti e aggiungeteli sopra la mousse di cachi.

Montate la panna ben fradda con un cucchiaio di zucchero a velo. Amalgamate delicatamente due cucchiai di yogurt naturale senza smontare la panna.

Riempite una sac à poche con la panna e decorate la superficie.

A piacere potete spolverare la panna con cacao amaro o meringhette ben sbriciolate.