Pops di panettone, ovvero stelle per il nuovo anno!

La sensazione a fine anno è sempre un po’ la stessa: ci arrivo quasi incredula, come avessi trattenuto tanto il fiato, i mesi che ormai paiono correre al pari di gazzelle e io dietro. Non ho mai amato quell’entusiasmo agitato per l’anno nuovo in arrivo, credo per il mio pessimismo latente, però negli ultimi anni mi sono impegnata a guardarmi indietro con più consapevolezza, a non credere che il nuovo debba per forza realizzare tutto ciò che il vecchio ha dimenticato. Il passato alla fine ha valore in se stesso, più o meno positivo, e quello che verrà è soprattutto un’opportunità, non una lotteria. Un po’ come quando si parte per un viaggio. 

E’ chiaro poi ci sono i desideri, simili a queste stelline da mordere, uno dopo l’altro.

Quest’anno mi ha portato tanto, ammetto che, colpa del mio carattere, sono già qui a pensare a nuove corse. Ma sono io, impossibile fare e dire diversamente. 

Alcuni di voi hanno lasciato i propri desideri, almeno uno, due post fa, è bello leggerli e pensare che li avete condivisi con il Cucchiaino (a proposito avete tempo fino alla mezza del 31 per vincere il nostro regalo:-)). Mi piace perché alla fine il libro e questo blog, nato per caso, in un momento in cui ero in difficile equilibrio, mi hanno dato tanto ed è anche grazie a voi, che ci seguite e leggete.

Giusto per dire che la fortuna di questo 2011 è merito anche vostro:-)

 

Non so bene cosa augurarmi per il nuovo anno, anzi no. Vorrei che tutto pur mutando continuasse ad assomigliarmi. E voi?

La ricetta. L’ho testata oggi per il tè in vista del Capodanno. 

E’ un’ottima soluzione per consumare pandoro e panettone in eccesso, ma anche un modo per accendere in tavola tanti desideri. E cosa non poco importante è estremamente semplice da preparare.

Due accortezze, comprese work in progress. Le fette che tagliate dal dolce devono essere belle spesse (anche 3-4 cm), in modo da sostenere il peso del cioccolato e munitevi di una spatolina per spalamare e limare bene:-) 

Ovvio io ho scelto di ritagliare con forma a stella, ma potete scegliere anche dei facili, facili cubotti belli spessi.

Come si fa? Panettone o pandoro, cioccolato fondente, un goccio di panna fresca, eventuale cucchiaino di glucosio liquido, fiocchi di zucchero e frutta candita per decorare, bastoncini di legno.

Tagliate il dolce a fette belle spesse e ritagliatele della forma preferita. Sciogliete a bagnomaria circa 100 gr di cioccolato fondente, con un cucchiaio di panna fresca e un cucchiaino di glucosio liquido (che potete anche omettere, serve a lucidare di più il cioccolato).

Infilzate le stelle (o altro) nel bastoncino e spalmate col cioccolato fuso, fate aderire a una delle due superfici (o entrambe) le decorazioni di zucchero e la frutta candita. Fate asciugare al fresco per una buona mezz’ora. 

Un caldo brulè e un felice Natale!

 

 

Qui siamo di corsa, immagino di non essere la sola. Ultimi pacchetti finiti, ma ancora biglietti da timbrare e pasticciare con la pupa, e poi scrivere, latte, carota e biscotto da preparare per Santa Klaus e Rudolph, e sì, i tagliolini da impastare per stasera (ma ho due validi aiuti:-)). Però non potevo proprio non augurare a tutti una magica attesa e un felice Natale! E giusto per lasciare una piccola idea per le prossime sere (che oramai oggi mi sa che è tardi, sarete ben altrove) e pomeriggi con gli amici la ricetta del brulè homemade, perfetto per i pupi ma anche per la sottoscritta (e tutte quelle con panza al seguito).

E se poi qualcuno si lamenta e pretende qualcosa di più forte vi basterà aggiungere rum o grappa al succo, o eliminare il lato non alcolico e usare un buon vino rosso:-)

 

Ingredienti (per 3-4)

1 l ( o quasi) di succo di mela o infuso alla mela
1 stecca di cannella
2-3 chiodi di garofano
1 stella d’anice

una manciata di uvetta
mandorle a lamelle
scorza di arancia bio

qualche fettina di mela

 
Procedimento

Mettete a bollire il succo di mela (o l’infuso di mela preparato precedentemente come fosse un tè, addolcito con un cucchiaino di zucchero) insieme alle spezie, la scorza di arancia e le fettine di mela. Lasciate andare sul fuoco per una decina di minuti circa, spegnete e, dopo aver unito l’uvetta e le mandorle, servite in tazza o grossi bicchieri con un cucchiaino lungo.

 

Il regalo del Cucchiaino

In questi giorni sono parecchio stanca, come al solito tutto corre troppo veloce: vorrei godermi un po’ di più il periodo (gli ultimi giorni prima di Natale sono sempre speciali) e soprattutto la fine di un anno che ha significato tanto. In termini di lavoro e realizzazione di sogni con l’uscita de Il Cucchiaino. E di novità e nuove attese, con questa pupa che non smette di farsi sentire e sfarfalellare ormai molto energicamente nella mia pancia.

Proprio per questo ho voluto che ci fosse un regalo, anzi due regali, speciali per qualcuno di voi.

Ho coinvolto Miss Cia, che oltre che disegnare, fotografare e giocare con me in cucina, crea pupi che cambiano ogni volta, unici e irripetibili.

Per me, per lei e anche per chi ha lavorato con noi sul progetto libro (dal webguru Edo alla Gallucci Editore) è un modo per condividere questa fine 2011 con i lettori del blog e, beh, ovviamente augurare un 2012 altrettanto frizzante.

 

Veniamo ai regali. C’è il libro, per chi ancora non l’ha acquistato oppure l’ha regalato o semplicemente ne vorrebbe proprio due copie:-). E c’è Nino, il pupo cucchiaino, nato il 19 dicembre, come recita la sua carta d’identità, caratteristica di tutti i pupi che nascono dalla fantasia e dalle mani di Miss Cia. 

Non chiamatelo giveaway, ma proprio regalo con cui cominciare, insieme a noi, il 2012. 

Cosa dovete fare? Mi è piaciuto un sacco come avete commentato il giveaway Groupon (a proposito sotto i vincitori), vorrei che faceste qualcosa di smile qui.

Un sacco di desideri, pensieri e sogni per il 2012, un po’ come se Nino potesse diventare il vostro portafortuna, da tenere stretto, per soffiare sul nuovo anno. Soffiate, soffiate, soffiate forte:-)

Fino a quando? Il 31 dicembre, naturalmente!

 

E ora i vincitori del giveaway. 

Random ha decretato i numeri:

14-11-6

Corrispondenti a: Marina- Alessandra – Tania

Aspetto le vostre mail a info@ilcucchiainodialice.it per inviarvi il vostro voucher!

 

 

6

 

Si mangia, si appende all’albero e si regala:-)

Che dalle parti del Cucchiaino si adori il cioccolato fondente dal 60% in su, lo sapete. E’ amore incondizionato da parte mia, della pupa e di Lui. Della serie quando ci regalano del cioccolato al latte è un dramma per lo smaltimento. Beh, vi sarete anche accorti che non ospito spesso brand&co sul blog, anzi direi che è capitato forse mai, o quasi:-). A Caffarel, dopo averci pensato, non ho saputo dire di no. Credo per via di quell’uovo di Pasqua, in velo arancione, regalatomi anni e anni fa da Lui. Ovvio, al cioccolato superfondente. Ecco perché oggi, il fiocco di neve, ben panciuto al cioccolato, è il 21 del Calendario dell’Avvento, firmato Caffarel.

L’idea in realtà è a metà strada tra qualcosa da mangiare, qualcosa da regalare e qualcosa da appendere, al nostro albero di Natale. Ho cominciato a prendere questa strada a settembre, quando ho creato le prima ricette per un servizio natalizio (sì natalizio:-)) per Kids (la rivista). E ho continuato qui e , corsi di cucina a base di biscotti e bambini compresi, con mamme che chiedevano affascinate dove poter procurarsi timbrini, sfere e bustine.

Ho giocato coi timbrini natalizi, ho riempito sfere trasparenti e le ho sospese con filo rosso di lana. Ho coinvolto Miss Cia in una pazza idea di Calendario dell’Avvento e ho aggiunto segnaposto da mangiare nella lista "pranzo-Natale".

Che volete, è il Natale!

Per la ricetta del biscotto ho variato la combinazione proposta ai corsi coi bambini, aggiungendo scorza di arancia bio e cannella (che per me sono due ingredineti supernatalizi!). Nel mezzo ci è finita la crema di cioccolato, e in superficie glassa bianca e ancora cioccolato.

Capitolo a parte: la formina. Ho cercato per settimane uno stampino da biscotti a fiocco di neve, bene ho trovato questo che in corso d’opera si è rivelato una maledizione, nel senso che era troppo snodato e non andava proprio d’accordo con il fanatismo perfezionista della sottoscritta. Compito per il 2012 cercare uno stampino a fiocco di neve preciso, preciso.

La ricetta, eccezione cioccolato, è perfetta dai 12-18 mesi in su, per la parte ciocco aspettate i 24-36.

Ingredienti

100 g di farina 00

150 g di farina di riso

90 g di burro
1 uovo e 1 tuorlo (o lo stesso peso in panna fresca)

90 g di zucchero molto fine o a velo (oppure 60 g di zucchero e due cucchiai di mile agli agrumi)

scorza d’arancia bio

1 cucchiaino di cannella

circa 100 g di cioccolato fondente

zucchero a velo e succo di limone per la glassa

Più: palle sferiche apribili, filo di lana, etichetta e pennarello colorato

 

Procedimento

Mescolate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero (o zucchero e miele)fino ad amalgamare per bene il tutto, unite quindi le uova (o la panna), mescolate. Ora le farine, la cannella e la scorza di arancia. Dovete ottenere una palla morbida ma compatta. Lasciate riposare in frigo per mezz’ora. Riprendete l’impasto, stendete, e ritagliate i biscotti della forma preferita a circa 1 cm di altezza. Praticate un piccolo foro nella parte superiore per poi infilare il filo di lana o la cordicina.

Cuocete in forno per 10 minuti circa a 175°.

Lasciate raffreddare i biscotti, sciogliete il cioccolato a bagnomaria, eventualmente aggiungendo un cucchiaino di glucosio liquido se disponibile (lo renderà più lucido). Spalmate la crema di cioccolato su un biscotto con una spatolina senza esagerare. Sovrapponete un secondo biscotto facendo combaciare la superficie. Lasciate acsiugare per 15 minuti circa. 

Preparate la glassa: lavorate 100 g di zucchero a velo con un cucchiaino di succo di limone, e circa due cucchiaini di acqua. Dovrà risultare nè troppo densa nè troppo liquida. Inserite la glassa in una siringa da pasticceria e disegnate sopra il biscotto, ad esempio sottolineando i bordi o aggiungendo occhi, sorriso se si tratta di forme umane. Qua e là puntinate con la crema di cioccolato.

Lasciate asciugare per una mezz’oretta. Quindi passate il filo tra i due fori, eventualmente aiutatevi con un ago, facendo attenzione a non sforzare troppo (rischio rottura dell’opera!).

Inserite il biscotto nella sfera e passate poi il filo tra i due fori, richiudete, aggiungete eventuale etichetta con nome e voilà il vostro "regalomangereccioappendiabete".

Zuppa di porri in pagnotta

Confesso che oggi sto pagando la stanchezza accumulata macinando chilometri a piedi nella ville lumière. E beh, ho capito come mai non ho adocchiato nessuna pancia aggirarsi fra la Gioconda e e le ninfee al d’Orsay. Comunque, me la son voluta:-). Nel frattempo ho riaperto il blog e mi sono accorta che era proprio ora di riparlare di cucina, dopotutto questo è il Cucchiaino. Mi sono venuti in soccorso un chilo e più di porri di Cervere (ve li ricordate? ci sono persino sul libro), recuperati dal nonno dell’Aliciotta in Piemonte. 

Dato che avevo voglia di qualcosa di coccoloso e molto invernale che mi ricordasse la montagna e la neve che non c’è, ho deciso per una zuppa, dal sapore lievemente dolciastro e, come sto facendo spesso in questo periodo, ho aggiunto una patata americana. Niente piatto però, troppo banale. Sempre in tema di montagna è da un po’ che volevo sperimentare la zuppa in pagnotta, assaggiata un paio di anni fa in Svizzera. Detto, quasi fatto.

Da un pensiero all’altro, la pagnotta è diventata un pane alla zucca, giusto perché trovo che questa ci stia alla grande con i porri e mi piaceva si potessero richiamare così, dal contenuto al contenitore.

A proposito, per chi se li fosse persi, i porri lunghisssssimiiii di Cervere. Anche se ormai non superano più Alice in altezza:-) 

Ho voluto utilizzare un mix di farine e cereali che avevo da questo inizio di autunno in dispensa (era ora!) per un effetto rustico, rustico. 

Il risultato? Di sicuro effetto, c’è la sorpresa (almeno la faccia di Alice mentre scoperchiava il cappello era parecchio entusiasta) e la coccola della zuppa calda, calda, resa densa dal pane che assorbe tutto intorno. E l’opportunità di sbocconcellare a piccoli pezzetti la pagnotta, una volta che si è cominciato a eliminare parte del contenuto:-)

Ho preparato le pagnotte con Alice e ci siamo divertite a dare una forma buffa alla copertura: una sorta di fiore, dove lei ha voluto aggiungere un similpistillo o pon pon. Very lovely:-), perfette da preparare coi pupi.

piesse: vi ricordo che avete tempo fino a martedì per vincere un pezzettino di "esprimi il tuo desiderio, un aiuto da Il Cucchiaino", ovvero giveaway&dintorni:-)

La ricetta del pane 

 

Ingredienti

500 g di diverse farine (integrale, ai cereali, manitoba)
300 g di zucca cotta al vapore e schiacciata

15 g di lievito di birra secco
sale
1 cucchiaio di olio e 1 di latte (o acqua)

zucchero
 

Procedimento

Mescolate le farine con il lievito, un cucchiaino di zucchero, aggiungete la purea di zucca e avviate la planetaria. Unite l’olio e bagnate con l’acqua tiepida o il latte in cui avete sciolto un cucchiaino abbondante di sale e continuate a mescolare fino a ottenere una palla morbida ma ben compatta. Ponete a lievitare per un paio d’ore in lugo tipiedo. Riprendete l’impasto e formate delle piccole pagnotte, nella parte superiore ponete una piccola porzione di impasto alla quale potete dare forma di fiore con uno stampino. Lasciate nuovamente lievitare per un’oretta. Riprendete, spennellate con del latte e cuocete in forno caldo, per 15 minuti a 210°, quindi abbassate a 190° per altri 20-25 minuti. 

 

Ora la zuppa.

Ingredienti (per 3)

3 porri di Cervere (o 4-5 di quelli abituali, più corti)
1 patata
1 patata dolce
olio extravergine d’oliva

sale

brodo vegetale (o acqua tiepida)

latteria o toma a scaglie

 

Procedimento

Lavate i porri ed eliminate la parte finale più dura e il primo rivestimento esterno, pelate le patate. Tagliate le patate a piccoli tocchetti e affettate i porri. Passate in una pentola con un cucchiaio di olio e lasciate stufare per qualche minuto, quindi rabboccate con il brodo o dell’acqua tiepida. Portate a cottura, aggiustate di sale.

Ora prendete le pagnotte: tagliate la parte superiore a livello orizzontale, facendo attenzione che non si rompa. Svuotate l’interno della pagnotta.  Potete utilizzare parte delle briciole di pane, vi basterà rosolarle in padella o passarle sotto il grill per renderle croccanti e usarle come finitura della zuppa.

Riempite le pagnotte di zuppa, grattuggiate il formaggio, aggiungete una manciata di briciole croccanti e servite.